L’unica lettera inviata dai domini del Papa in Toscana il primo gennaio 1852, giorno di nascita dei francobolli dello Stato Pontificio. Il “Trittico Volo di Ritorno” del 1933, stampato per commemorare il viaggio aereo Roma-Chicago-New York-Roma di Italo Balbo. Il Penny Black, del 1840, il primo francobollo emesso nel mondo. Sono questi alcuni dei tesori filatelici presenti nei lotti ceduti giovedì 12 e venerdì 13 dicembre a Torino dalla Casa d’Aste Bolaffi.

2Il pezzo più particolare è forse una lettera spedita nel 1852, l’unica conosciuta che da un cantone elvetico arrivò nei domini di Vittorio Emanuele II, affrancata con un’emissione sabauda: il 40 centesimi rosa della prima emissione del Regno di Sardegna. Inviata da Ginevra a Motiers il 1 maggio di quell’anno, fu spedita da un droghiere, il signor Herr, che consapevole della forza pubblicitaria di una comunicazione postale appose sulla busta il bollo con l’indicazione della sua attività commerciale. La lettera inviata per errore con un francobollo dello stato sardo raggiunse un primo ufficio postale svizzero dove l’affrancatura fu annullata con un bollo romboidale di Ginevra. Solo in un secondo ufficio gli addetti rilevarono l’irregolarità tariffaria e aggiunsero una annotazione a mano, con un timbro in inchiostro rosso: ‘Timbre insuffisant’. Vicenda che l’ha resa un pezzo unico, del valore di diverse migliaia di euro.

3 Unica affrancatura mista conosciuta della prima emissione di sardegna (1852) con la prima emissione del Regno d'Italia (1862)Quello del 12 e 13 dicembre sarà l’ultimo appuntamento della casa d’aste torinese per il 2013. Fra gli altri pezzi in vendita vi saranno molte rarità provenienti dagli antichi Stati italiani, dallo Stato Pontificio, oltre all’unica affrancatura mista della prima emissione del Regno di Sardegna con la prima del Regno d’Italia, la cui base d’asta è di 15 mila euro.7 Prima emissione del'one penny della Nuova Zelanda del 1855

Duemila i lotti in catalogo, di cui il 30 percento rappresentato dalla filatelia internazionale, per una base di partenza complessiva di 1,7 milioni di euro. Spiccano gli 11 album di provenienza russa, emessi tra il 1857 al 1988, ceduti a partire da 22.500 euro.

Presenti anche alcuni francobolli con affrancature che testimoniano la storia colonialista del continente europeo: i quattro alti valori della serie di Giorgio V d’Inghilterra per i domini africani di Kenia, Uganda e Tanganyika e l'”un penny” della prima emissione della Nuova Zelanda.

Gabriele Principato