Il clima sociale bollente non ha bruciato la passerella francese più famosa al mondo. All’inaugurazione della 76esima edizione del Festival del cinema di Cannes tutto è andato secondo i piani, nonostante il divieto della prefettura di qualsiasi manifestazione e la risposta minacciosa del principale sindacato: «La Cgt va faire son cinéma» (“La Cgt farà il suo cinema”).
Il programma – Giovedì 18 maggio, la terza giornata della kermesse. Grande protagonista Harrison Ford, 81 anni a luglio, con Indiana Jones e il quadrante del destino. Richiamato sotto i riflettori per affiancare la nipote Phoebe Waller-Bridge nel film proiettato a Cannes, si spinge al limite con una cavalcata nei tunnel della metropolitana.
La famiglia Mastroianni e gli altri – Mamma e figlia al centro della manifestazione. La madrina del Festival è Chiara Mastroianni, figlia di Marcello e Catherine Deneuve. La madre appare nel manifesto ufficiale dell’evento: una foto in bianco e nero che la ritrae sulla spiaggia di Pamplonne (Saint-Tropez), i capelli biondi al vento. Deneuve ha fatto una breve comparsata martedì 16 maggio con un lungo abito blu notte e un discorso di solidarietà all’Ucraina accanto a un commosso Michael Douglas premiato con la Palma d’oro alla carriera. Nella giornata di apertura Chiara Mastroianni ha incantato il pubblico cantando Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. La madrina tornerà poi anche nella giornata di chiusura il 27 maggio, quando verrà assegnata la Palma d’oro.
I grandi ritorni – Johnny Depp uscito da pirata ritorna da re. Nel film Jeanne du Barry interpreta un malinconico Luigi XV, accanto a Maïwenn, protagonista e regista della pellicola. Depp è stato lontano dalle scene per un po’, perché occupato nel processo con l’ex Amber Heard, dichiarata infine colpevole di diffamazione nei confronti dell’attore.
Ritorna sulla Croisette anche Martin Scorsese, assente da quasi 40 anni (1986), con Killers of the Flower Moon. Il film, fuori gara ma presentato al festival in anteprima, affianca due pilastri di Hollywood: Leo di Caprio e Robert De Niro. Il regista spagnolo Pedro Almodovar presenta il suo cortometraggio Strange Way of Life esplorando il genere del western con un tema a lui molto caro: l’omosessualità.
L’Italia – Tre i registi che rappresenteranno il Bel paese in Francia: due veterani, Nanni Moretti e Marco Bellocchio, e una giovane promessa, Alice Rohrwacher. Moretti partecipa per la nona volta, quest’anno con un film già uscito nelle sale, Il Sol dell’Avvenire, in cui il cinema si mescola con la riflessione storica e personale. Bellocchio reduce dalla vittoria del David di Donatello, porta Rapito, una storia di metà Ottocento, la vicenda del piccolo Edgardo Mortara, di famiglia ebrea, allontanato per ordine dell’Inquisitore di Bologna dalla famiglia e portato nella Roma di Pio IX per essere educato da cattolico. La giovane Rohrwacher aveva già vinto nel 2018 a Cannes il prix du scénario con il film Lazzaro Felice. Quest’anno porta La Chimera, interpretato dalla sorella Alba Rohrwacher accanto a Isabella Rossellini. Queste le parole di Thierry Frémaux, direttore artistico del Festival, sul cinema di oggi in Italia: «Nonostante il governo italiano non supporti il cinema come fa quello francese, è straordinario che in Italia nascano opere così meritevoli».
La giuria – La giuria quest’anno sarà guidata dal regista svedese Ruben Östlund, due volte vincitore della palma d’oro, a 50 anni esatti da quando l’attrice svedese Ingrid Bergman ricopriva lo stesso ruolo. «Invitando Östlund a presiedere la giuria, il Festival di Cannes vuole rendere omaggio a film senza compromessi e schietti, che chiedono costantemente agli spettatori di mettersi in discussione e all’arte di continuare a inventare se stessa», ha dichiarato il Festival.