Nuove star che entrano nella storia e il ricordo di un campione appena scomparso. È un misto di tristezza e trionfo a segnare la 62esima edizione dei Grammy Awards, andata in scena domenica 26 gennaio allo Staples Center di Los Angeles. A dominare la scena è Billie Eilish, appena 18enne, vincitrice di cinque delle sei categorie in cui era nominata. Miglior nuovo artista, canzone e registrazione dell’anno con Bad Guy, hit pop-dance dalle sonorità dark da un milione di copie vendute solo negli Stati Uniti. E poi album dell’anno e miglior pop vocal album per When we fall asleep, Where do we go?. L’unica categoria in cui la stella nascente è stata nominata senza vincere è stata quella per la miglior performance pop, dove il grammofono d’oro è andato a un’altra artista sbocciata lo scorso anno, la rapper Lizzo. Ad aprire lo spettacolo questa volta però non è stata la musica, ma un minuto di silenzio in ricordo di Kobe Bryant, morto non molto prima che si alzasse il sipario nella stessa arena dove il Black Mamba aveva giocato per 20 anni insieme ai Los Angeles Lakers.
Billie Eilish nell’Olimpo – Billie Eilish, super favorita annunciata, si presenta al pubblico con una commozione che non riesce a nascondere. È la prima donna e la più giovane artista di sempre a vincere nelle quattro categorie principali. Capelli corvini, radice tinta di verde come i suoi occhi e una camicia dalle ampie maniche a sbuffo, sale sul palco assieme al fratello e collega Finneas Eilish, porta spesso la mano alla bocca al momento dei ringraziamenti, premio dopo premio. «Non avrei mai pensato che ciò potesse accadere in tutta la mia vita. Sono una che ama scherzare e che non prende tanto sul serio questo genere di cose, ma voglio dirvi che sono davvero grata e onorata di essere qui tra tutti voi. Vi amo dal profondo» ha detto con la voce rotta dall’emozione, prima di aggiungere «Mi sembra di essere un’estranea in questa stanza. L’album dell’anno avrebbe dovuto vincerlo Ariana Grande». Invece, proprio con quell’album registrato nella sua casa nel quartiere losangelino di Highland Park, raccontando, tra le altre cose, depressione e pensieri suicidi, scalza Taylor Swift dal titolo di più giovane donna a vincere i premi più importanti.
In ricordo di Kobe Bryant – A smorzare l’aria festosa della cerimonia la notizia della scomparsa di Kobe Bryant, morto prima dello show in un incidente in elicottero assieme alla figlia Gianna e ad altre 7 persone. Dopo il primo minuto di silenzio, dedicata al numero 8/24 degli LA Lakers l’esibizione di apertura di Lizzo che, prima di iniziare a cantare il suo brano Cuz I Love You, annuncia al microfono: «Questa è per Kobe! Sto piangendo». Tocca poi alla padrona di casa, la presentatrice Alicia Keys, ricordare il campione. «Siamo qui per celebrare i migliori artisti dell’anno — ha detto — ma a essere onesti dentro di noi ora sentiamo soltanto una grandissima tristezza perché poche ore fa Los Angeles, l’intera America e tutto il mondo ha perso un eroe. Il mio cuore è letteralmente spezzato mentre sono qui su questo palco, nell’arena che Kobe Bryant ha costruito». In più momenti durante lo show, come durante l’esibizione di John Legend e DJ Khaled, i maxischermi hanno proiettato ancora una volta le immagini di Bryant e delle maglie giallaviola per 20 anni indossate con la sua squadra.
Lizzo e gli altri vincitori – Oltre ad avere avuto l’onore di aprire la cerimonia, per Lizzo, pseudonimo di Melissa Viviane Jefferson, 31 anni originaria di Detroit, la serata è stata costellata di premi: miglior performance pop con Truth Hurts, miglior performance R&B con Jerome, miglior album urban contemporaneo con Cuz I Love you. Due premi per Lady Gaga per A Star is Born, uno a Beyoncè per la colonna sonora dell’ultimo Re Leone. Altro artista emergente che chiude con un Grammy l’anno di debutto è Lil Nas X, rapper 21enne che ha dominato le classifiche assieme a Billy Ray Cyrus (papà di Miley) con Old Town Road, hit che mescola rap e country. Il giovane di Atalanta lo scorso anno aveva fatto parlare molto di sè per essere uno dei primi rapper afroamericani a dichiararsi omosessuale. Qua la lista completa dei vincitori.