Guanti in pelle, abito argentato e sguardo commosso. Beyoncé è stata la protagonista indiscussa della 65esima edizione dei Grammy Awards, gli oscar della musica assegnati a Los Angeles. Tra gli applausi della Crypto.com Arena, “Queen Bey” è salita sul palco per ritirare quattro premi, arrivando così a collezionarne 32 nel corso della sua carriera. Harry Styles le ha però strappato un premio più prestigioso, quello di miglior album dell’anno, che l’ex One Direction ha vinto con Harry’s House.

I premi – “Miglior album dance/elettronico” (Renaissance), “miglior registrazione dance/elettronica” (Break my soul), “miglior brano R&B” (Cuff It) e “miglior performance R&B tradizionale” (Plastic off the sofa), questi i premi che hanno consentito all’artista texana di superare il record detenuto da Georg Solti, il direttore d’orchestra scomparso nel 1997, che aveva collezionato 31 grammy. Nel discorso la diva ha ringraziato la famiglia, Dio, il produttore e non si è dimenticata della comunità queer, che costituisce da sempre una parte consistente della sua fanbase e che qualche settimana fa si era dichiarata offesa dalla decisione di Queen Bey di esibirsi a Dubai, paese in cui l’omosessualità è ancora considerata un reato.

La delusione – I Maneskin, reduci dai trionfi del 2022,  tornano a casa a mani vuote. Tra le favorite per la categoria “Migliore artista emergente”, il premio è stato assegnato alla cantante jazz Samara Joy, 23 anni, di New York. Damiano, Vittoria, Thomas e Ethan quest’anno non avranno il mini grammofono da esibire sul palco sanremese dell’Ariston.

Gli artisti premiati – I grammy assegnati sono stati in tutto 91. Adele si è aggiudicata la miglior performance solista con Easy on me. «Il primo verso l’ho scritto sotto la doccia», ha dichiarato scherzando. Per Lizzo la “registrazione dell’anno”, con About damn time. Il “miglior album rap” è di Kendrick Lamar, mentre Taylor Swift si è aggiudicata il premio per miglior videoclip, incassando però diverse sconfitte in altre categorie. L’attrice Viola Davis, con l’audio-libro del suo memoir Finding Me, e’ entrata nell’Olimpo degli Egot, i vincitori di Emmy, Grammy, Oscar e Tony. Commenti al vetriolo sul Los Angels Times per Harry Syles, che secondo il quotidiano si sarebbe fatto notare più per l’inaspettato cambio d’abito tra il red carpet e il ritiro del premio, che per la grinta mostrata sul palco.

Spettacolo e diritti – L’edizione 2023 ha sancito un altro record nel mondo della musica: Kim Petras è stata la prima cantante trans a vincere un Grammy, con il brano Unholy, nella sezione duetti con Sam Smith. Intanto, qualche giorno prima a Miami il governatore repubblicano Ron DeSantis, molto amato dai conservatori, ha fatto causa all’orchestra di Orlando per aver autorizzato uno spettacolo con artisti queer e aver permesso l’ingresso anche a minorenni. La “Miglior canzone per il cambiamento sociale” è stata Baraye dell’artista iraniano Shervin Hajipour, un inno alle proteste in corso nel paese da settembre 2022.

Un’edizione speciale – Quest’anno c’è stato un deciso ritorno al fasto pre pandemia, dal red carpet agli outfit delle star: la pettinatura eccentrica di Madonna, l’abito di glitter firmato Gucci di J Lo e il look floerale della first lady Jill Biden. «Ecco a voi l’unica persona al mondo che conosce quale canzone il Presidente canta sotto la doccia», queste le parole del presentatore Trevor Noah, che ha invitato l’inquiliona della Casa Bianca a salire sul palco.