Pronti via, dieci minuti di monologo. Chris Rock, alla seconda conduzione degli Academy Awards, entra in scena e fa quello che aveva promesso: uno stand up che punta dritto alla questione razziale. «Ci sono almeno quindici neri, li ho incontrati venendo qui sul palco» scherza il comico, unico nero sotto la luce dei riflettori in una edizione, l’88esima, che per il secondo anno di fila non presenta alcun candidato di colore. Un dato che ha scatenato l’hashtag #OscarSoWhite, la prese di posizione di diverse stelle del cinema (capitanate dal regista Spike Lee) e una manifestazione contro la discriminazione a pochi metri dal red carpet del Dolby Theater.

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Prima della serata di domenica, Rock si era concesso due giorni di silenzio stampa, annunciato su Twitter con l’hashtag #blackout e il video di una tv che trasmette solo righe grigie. Una mossa che ha fatto salire le aspettative per un intervento che, dopo il fallimento del boicottaggio, le star afroamericane volevano fosse una protesta contro l’industria cinematografica. Il risultato? Una battuta, ovviamente. «Potremmo chiamare quest’edizione White People Choice Awards – afferma Rock prima di tirare una stoccata ai propri colleghi – Tutti mi dicevano “non andare, non devi andare”, ma non ci sono già abbastanza disoccupati per sentirsi dire “non andare a lavorare”?».

Il tweet di Chris Rock a due giorni dalla cerimonia con l'hashtag #blackout

Il tweet di Chris Rock a due giorni dalla cerimonia con l’hashtag #blackout

Poi c’è spazio anche per un po’ di storia e autocritica. «È già successo negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta. Sono sicuro che anche in quegli anni non c’erano nomination per i neri ma non protestavamo, e sapete perché? Perché all’epoca avevamo delle ragioni vere per scendere in piazza». Come a dire che la questione razziale esiste, come ne esistono altre alcune ben più importanti come la differenza salariale fra attori e attrici, la discriminazione sessuale e l’uccisione di oltre 25 afroamericani disarmati da parte della polizia nel corso del 2015. Un dato che diventa subito sketch: «Quest’anno le cose saranno diverse: nel pacchetto “in memoriam” troveremo solo neri che sono stati uccisi da poliziotti mentre andavano al cinema».

Alla fine l’appello di Chris Rock è seplice: «Vogliamo solo che gli attori di colore abbiano le stesse opportunità di quelli bianchi». Da qui in poi lo show lascia spazio ai suoi meccanismi. Gag, premiazioni, video parodie e discorsi. Quello di Alejandro Inarritu, Oscar per la miglior regia, torna sul tema e chiude la questione: «Questa generazione ha una grande opportunità, liberarsi dai pregiudizi e assicurarsi una volta per tutte che il colore della pelle diventi irrilevante quanto la lunghezza dei nostri capelli».

Nicola Grolla