La vignetta disegnata da

La vignetta disegnata da Bernard ‘Willem’ Holtrop per l’ultima copertina di Charlie Hebdo

“Le predizioni del mago Houellebecq”. Con la sigaretta in mano e un cappello ridicolo, il vecchio scrittore dal naso prosperoso annuncia dall’ultima copertina del giornale di satira Charlie Hebdo: “Nel 2015 perdo i denti… e nel 2022 faccio il Ramadan”. Michel Houellebecq, che immagina in “Sottomissione” una società francese finita nelle mani dell’Islam, è il grande protagonista del nuovo numero in uscita del settimanale colpito da un attentato il 7 gennaio. Il massacro è avvenuto, per ironia della sorte, nella stessa data in cui era in programma l’uscita in Francia dell’ultimo romanzo dell’autore di “La carta e il territorio” e “Particelle elementari”.

Tra i 12 morti, anche l’editorialista ed economista Bernard Maris, vicino allo scrittore, che ha dedicato il suo ultimo articolo al libro più controverso degli ultimi mesi. «Ancora un romanzo magnifico. Ancora un colpo da maestro». Parole che risuonano nelle orecchie di Michel Houellebecq, in lacrime per la perdita personale di un collega e amico. Lui e la sua casa editrice, la Flammarion, sono guardati a vista dalla polizia sin dal momento dell’attentato.

“Sottomissione” è un romanzo che è stato definito compromettente, e con punte di genialità, che lo hanno avvicinato a capolavori distopici come “1984” di Orwell e “Il mondo nuovo” di Huxley. In 300 pagine viene disegnata una Francia che si consegna democraticamente nelle mani dei moderati islamici. Seguendo la storia di un professore universitario cinico e misogino, il lettore viene catapultato nelle elezioni del 2022 dove il partito musulmano di Mohammed Ben Abbes batte il Front National di Marine Le Pen. Da qui il desiderio dello scrittore, che nel frattempo ha perso i denti, di fare il ramadan nel 2022 secondo il vignettista Willem del Charlie Hebdo (sopravvissuto alla strage). Il giornale da tempo concentra le sue vignette satiriche sulla religione islamica e le sue estremizzazioni. L’uscita di un libro che porta l’Islam al centro dell’Europa non poteva che meritare la prima pagina.

È un futuro in cui le donne si sottomettono ai propri mariti, Parigi si sottomette alla legge islamica e l’intera Europa va incontro a un destino di sottomissione nei confronti dell’eterno nemico mediorientale. Houllebecq, da quando in autunno ha annunciato il tema del suo nuovo romanzo, ha scatenato polemiche e discussioni. 150mila copie distribuite illegalmente hanno lanciato il dibattito tra chi, come illustri intellettuali del calibro di Onfray e Carrère, valorizza la bravura di Houllebecq e chi invece vede “Sottomissione” come un’opera irresponsabile.

Michela Rovelli