Lou Reed e David Bowie

Lou Reed e David Bowie

Non sì è ancora chiuso, eppure il 2016 sarà già ricordato come l’anno orribile per il mondo dello spettacolo. In questi 11 mesi la conta degli artisti scomparsi ha raggiunto numeri elevati. Un’intera generazione di grandi nomi, italiani e internazionali, della musica, dello spettacolo e della letteratura, la cui morte ha lasciato un vuoto nel panorama culturale mondiale. Da David Bowie, che ha aperto a gennaio questa triste lista, a Leonard Cohen, la cui morte è sopraggiunta giovedì, passando per Prince, Umberto Eco e Dario Fo.

leonard_cohen_2115

Leonard Cohen

La fine di una generazione Nel 2013 Lou Reed, l’anno dopo Joe Cocker e Tommy Ramone. Nel 2016 molti altri. La generazione di artisti che ha raggiunto la fama tra gli anni ’60 e ’70, quella di Woodstock e del Rock’n’Roll, quella della rivoluzione musicale che ha gettato le basi del pop moderno, si sta esaurendo. Quest’anno si è aperto con la notizia della scomparsa di David Bowie. Il Duca Bianco è morto dopo anni di agonia a causa dell’aggravarsi di un tumore al fegato, lasciandoci il suo ultimo lavoro Blackstar due giorni prima della scomparsa.  Lo hanno seguito Keith Emerson, pianista progressive degli Emerson, Lake & Palmer e pioniere nell’uso dell’organo Hammond, e Prince, “principe del pop” voce di Purple Rain, morto il 21 aprile all’età di 57 anni. Ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, Leonard Cohen. Il cantautore canadese, la cui musica tra sacro e profano ha dato voce ad alcune delle canzoni più belle del cantautorato americano, come Halleluja o Suzanne, si è spento giovedì scorso all’età di 82 anni.

Gene Wilder in Frankenstein Junior

Gene Wilder in Frankenstein Junior

Il cinema il più colpito – Il mondo dello spettacolo e del cinema è quello che conta più decessi nel 2016. Ad Hollywood hanno suscitato sgomento le morti a febbraio di Alan Rickman, l’attore reso celebre dalle sue interpretazioni nella saga di Harry Potter, e ad agosto di Gene Wilder, il mitico protagonista di Frankestein Junior e volto di Willy Wonka. Nel mezzo la scomparsa di Michael Cimino, il regista due volte premio Oscar per il film cult Il cacciatore.
All’interno dei nostri confini il 2016 sarà ricordato come l’anno che ha strappato al cinema italiano personaggi storici del grande schermo: Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, il regista di Una giornata particolare e C’eravamo tanto amati Ettore Scola e Anna Marchesini, amata comica ed imitatrice.

dario-fo

Dario Fo

L’addio a Fo ed Eco – Ma le morti celebri che più hanno colpito l’opinione pubblica sono state quelle di Umberto Eco e Dario Fo. L’impatto dei due grandi scrittoti sulla cultura italiana e internazionale è stato così grande che la loro scomparsa ha raccolto messaggi di dolore da tutto il mondo. I due funerali, entrambi tenutisi a Milano, hanno visto il pellegrinaggio di centinaia di ammiratori. Il semiologo, autore de Il nome della rosa, si è spento all’età di 84 anni, mentre il premio Nobel nel 1997 per Mistero Buffo ci ha lasciato in ottobre a 90 anni, sollevato all’idea – come più volte ha commentato prima di morire – di raggiungere l’amata compagna Franca Rame.