Doveva essere uno dei film dell’anno. E invece è stato un flop di critica e di pubblico negli Stati Uniti come in Italia, nelle nostre sale dal 14 novembre. Il film sulla vita di Steve Jobs, interpretato da Ashton Kutcher, ha incassato solo 685 mila euro nel prima settimana nel nostro Paese. Per fare un confronto, The social network, il film su Facebook che pure era andato piuttosto male in Italia, aveva portato a casa 815 mila euro. In America la differenza è ancora più netta: 23 milioni di dollari nel primo weekend per The social network contro gli appena sei milioni di dollari del film sulla vita del fondatore della Apple.
“Dalla movimentata vita di Steve Jobs di potrebbe trarre un gran bel film. Peccato che la pellicola eccessivamente agiografica di Joshua Michael Stern non sia quel gran bel film”. Così il commento del New York Post. E in generale le recensioni non sono per niente tenere con lo Steve Jobs di Ashton Kutcher: “una cosa che farebbe impazzire Steve Jobs, se fosse ancora vivo, è che il film sulla sua vita assomiglia a una presentazione in power point”, scrive il New York Times.
Stroncato dalla critica, il film sembra non piacere proprio a nessuno. Ma Ashton Kutcher, dopo aver interpretato Steve Jobs, grazie al film ha avuto un contratto come designer alla Lenovo, l’azienda di computer cinese che si sta scalando posizioni su posizioni nel mercato elettronico. Assunto perchè considerato “un ingegnere del prodotto in grado di contibuire con idee oltre che con l’immagine”. L’attore, ex di Demi Moore, ha infatti studiato anche ingegneria biochimica all’Università dell’Iowa.
Enrico Tata
