L’inizio di tutto è al Pio Albergo Trivulzio dell’ingegner Mario Chiesa che, il 17 febbraio 1992, vistosi scoperto a estorcere una tangente, cerca di buttarne un’altra nel water quando irrompono i carabinieri per arrestarlo. Il presidente dell’istituto ospedaliero milanese era un esponente del Partito Socialista di Bettino Craxi che in seguito, volendo negare una corruzione di portata nazionale, lo definì «un mariuolo isolato». Ma la realtà era un’altra, come ci vuole raccontare 1992, la nuova serie di Sky sullo scandalo Mani Pulite presentata in anteprima alla Berlinale. Sono dieci puntate coprodotte con La7 e Wildside, con la regia di Giuseppe Gagliardi, in onda da martedì 24 marzo su Sky Atlantic HD e in contemporanea su Sky Cinema.
La serie nasce da un’idea di Stefano Accorsi, che interpreta il ruolo del pubblicitario Leonardo Notte: «Ci vorrebbe grande rigore per cambiare il malcostume. Il 1992 fu un anno particolare. Per la prima volta c’era un’inchiesta sulla corruzione tra mondo della politica e dell’imprenditoria. Non erano scandali frequenti, c’era tanta indignazione». La storia viene raccontata attraverso le vite di persone normali che si intrecciano con gli eventi storici della Milano di Tangentopoli e con i personaggi che davvero, in quegli anni, l’hanno combattuta o ne facevano parte: Antonio Di Pietro (interpretato da Antonio Gerardi), Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Giovanni Falcone, Bettino Craxi, il leader referendario Mario Segni, Umberto Bossi. Tra i personaggi comuni c’è Leonardo Notte, il poliziotto Luca (Domenico Diele) che diventa il braccio destro di Di Pietro, e Veronica (Miriam Leone) che vuole che l’amante imprenditore l’aiuti a diventare come «Lorella Cuccarini».
C’è però un altro piano narrativo, che racconta la nascita di due fenomeni che avrebbero cambiato per sempre la politica italiana: la Lega Nord e l’inizio della collaborazione tra Silvio Berlusconi e Marcello dell’Utri che porterà alla nascita di Forza Italia nel 1994. Pietro Bosco (Guido Caprino), reduce della prima guerra del Golfo, si ritrova eletto alla Camera con la Lega Nord. Al personaggio di Stefano Accorsi, Dell’Utri dice: «Dobbiamo salvare la Repubblica delle banane». Poi ci saranno gli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i suicidi degli imprenditori travolti dall’inchiesta, il famoso «Così fan tutti» di Bettino Craxi.
«La serie – ricorda Andrea Scrosati, responsabile intrattenimento, cinema e news di Sky – che ha aperto al Festival di Berlino 2015 la neonata sezione dedicata alle serie tv, debutterà il 24 marzo in contemporanea in 5 Paesi: Italia, Inghilterra, Germania, Irlanda e Austria ed è distribuita internazionalmente da BetaFilm, ma abbiamo contatti con altri possibili acquirenti». 1992 è destinato ad essere il primo capitolo di una trilogia: seguiranno anche 1993 e 1994. «Ma non ci sono anticipazioni – avverte Scrosati, alludendo al caso Masterchef – Capisco che dopo Striscia… però lo spoiler no!»
Federica Scutari