«A volte ci si è dimenticati che il cuore del Festival è la canzone italiana. Per rimediare a questo, hanno chiamato me come direttore». Lo si capisce già dalla conferenza stampa di presentazione: è il Sanremo di Claudio Baglioni. Il capitano, il “dittatore artistico”, l’uomo che, con le parole del direttore di Rai 1 Angelo Teodoli «ci ha accompagnato con le sue canzoni per 50 anni della nostra vita» e quindi può permettersi di prendere tutti per mano.

Nel lunedì di vigilia, la sala stampa dell’Ariston è già strapiena. Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, i tre conduttori, arrivano alle 12.30 spaccate. Le idee sono chiare: «L’obiettivo è proporre un Sanremo molto più musicale che negli ultimi anni», attacca subito Baglioni. Look rigoroso in girocollo grigio, il cantante romano – classe 1951, proprio come il Festival – non risparmia stoccate alle passate edizioni. «Negli anni scorsi, alcuni colleghi mi hanno detto che non si sentivano a loro agio. Noi vogliamo che questa sia la casa di cantanti, musicisti, interpreti, di tutti gli artisti». Per questo, la durata massima delle canzoni è stata allungata. E non ci saranno le eliminazioni: a partire dalla terza serata verrà pubblicata una classifica parziale in base alle votazioni di diverse giurie (tra cui il televoto), che verrà aggiornata venerdì dopo la notte dei duetti. Sabato ultime esibizioni, annuncio dei tre finalisti, rush finale e scelta del vincitore.

Come sempre, c’è grande attesa per i super ospiti. «Ma niente sportivi né astronauti», precisa Baglioni: «Vogliamo più musica e più parole». Si comincia stasera: confermata la presenza di Fiorello mentre Laura Pausini, bloccata dalla laringite, ha rimandato la sua apparizione a sabato. Ci saranno poi Gianni Morandi insieme a Tommaso Paradiso, frontman dei Thegiornalisti, e il cast di “A casa tutti bene” con il regista Gabriele Muccino. Gli stranieri che si esibiranno all’Ariston saranno Sting (domani) e James Taylor (giovedì), in duetto con Giorgia. Poi spazio per “Il Volo” con un tributo a Sergio Endrigo, Negramaro, Gianna Nannini, il trio Nek-Renga-Pezzali e ancora Biagio Antonacci e Piero Pelù. Ci sarà anche Pippo Baudo, mercoledì sera. «Undici anni fa» – s’inserisce Michelle Hunziker – «condussi Sanremo con Baudo: con la sua presenza, Pippo era come un “cuscino”. Quest’anno sarà tutto diverso». La showgirl in conferenza stampa ha lanciato uno dei temi di questo Festival: la lotta alla violenza contro le donne. I fiori di Sanremo, da attaccare a mo’ di spilla, saranno simbolo di vicinanza a tutte le vittime. E ci sarà anche una campagna social, con l’hashtag #iosonoqui.

La vigilia prosegue tranquilla in una Sanremo bagnata e ventosa. I bar si riempiono pigramente, come le poltroncine dell’Ariston nel pomeriggio dedicato alle prove generali. Tra i big, Fabrizio Moro ed Ermal Meta sembrano avere le carte in regola per puntare al podio. Noemi colpisce per la grinta, Ornella Vanoni e Ron (sulle note di Dalla) assicurano emozioni, Diodato con Roy Paci e Max Gazzé hanno arrangiamenti d’impatto. Occhio a Lo Stato Sociale, fedeli al loro stile irriverente. E stupiranno le nuove proposte: Mudimbi, Eva e Mirkoeilcane non passeranno inosservati. La prima a salire sul palco sarà Annalisa. E poi saranno solo musica e parole.