Toni_Servillo_foto_Gianni_Fiorito“Era ora”. Così, in modo ironico, Valerio Mastandrea commenta la vittoria ai Golden Globe de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino alla 71esima edizione del premio, come miglior film in lingua straniera. ‘”Benissimo la vittoria di Sorrentino, ma la cosa che vorrei è che tutto il cinema possa essere visto. Questa è un’utopia”, chiude l’attore italiano. A fargli eco anche Leonardo Pieraccioni: “Meno male che se ne sono accorti. La grande bellezza è un film importante, di un grande autore, con una grande sceneggiatura e pieno di suggestioni. E’ fortissimo”.

Era dal 1989 con “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore che il Paese non vinceva un Golden Globe, ma Sorrentino ha rotto l’incantesimo. Ci voleva Toni Servillo, nei panni del giornalista mondano Jep Gambardella, che ci accompagna per mano a scoprire la grande bellezza, decadente e frivola, di Roma, per riportare l’Italia a sperare, quanto meno nel suo cinema. “Non mi è stato anticipato niente, è stata una grande emozione. Agli americani è piaciuta la libertà con cui è stato utilizzato il mezzo cinematografico e questa grande cavalcata dentro Roma e una certa umanità”, racconta Sorrentino durante la premiazione. Ora c’è da sperare negli Oscar. Giovedì 16 gennaio saranno annunciate le candidature e il regista napoletano non nasconde la sua scaramanzia.

Il precedente che fa ben sperare è proprio quello di Tornatore, che nel 1990 si aggiudicò entrambe le statuette. Anche negli ultimi tre anni, il vincitore del Golden Globe per il miglior film straniero si era aggiudicato l’Oscar nella stessa categoria: nel 2013 con “Amour” di Michael Haneke (che ha vinto anche la Palma d’Oro a Cannes), nel 2012 con “Una separazione” di Asghar Farhadi (Orso d’Oro a Berlino) e nel 2011 con “In un mondo migliore” di Susanne Bier. Intanto Sorrentino si gode il momento di gloria e il ricordo della serata speciale che si è appena conclusa. “Ero seduto accanto a Bono che si è mostrato molto felice del fatto che avesse vinto il nostro film”.

L’Anica, a nome dell’industria cinematografica italiana, ringrazia Paolo Sorrentino, la Indigo Film e la Medusa Film, per il successo. “È un premio che il film merita pienamente. E che conferma la forza del nostro cinema d’autore e la sua capacità di affermarsi anche a livello internazionale. Questa notizia, insieme ai risultati commerciali dei film italiani degli ultimi due mesi, all’esordio brillante Pif, e alla partenza vincente del Capitale umano, ci rende l’immagine di una cinematografia che ha un grande potenziale”, afferma il presidente Riccardo Tozzi. “Bravi, complimenti!”. Così l’ex Ministro dei Beni Culturali, attuale Presidente della Commissione Cultura della Camera, Giancarlo Galan, si complimenta per la vittoria. “Un riconoscimento molto prestigioso che ci riporta protagonisti nel panorama internazionale cinematografico, un mondo che ci ha visto interpreti di grandi e memorabili lavori, un mondo nel quale saper sognare è fondamentale”.

Silvia Morosi