Una libreria grande 137.000 metri quadri, 980 stand che ospiteranno più di 2.000 eventi. Iniziano oggi, 15 maggio, i cinque giorni del Salone Internazionale del Libro di Torino, la più importante fiera dedicata alla letteratura e alla cultura che ha luogo in Italia. La fiera parte con la lectio magistralis dell’autrice francese Yasmine Reza. «La letteratura e l’arte in generale consistono nel sondare la nostra imperfezione» così nell’estratto pubblicato oggi (15 maggio) su La Stampa.
Torino è pronta alla sua settimana di gloria. Metro e bus gratis per i più di 200.000 visitatori previsti. La stima basata sugli anni precedenti segnala un fatturato intorno ai 92 milioni di euro. Denaro vitale per un mercato dell’editoria che boccheggia. La direttrice Annalena Bellini mette le mani avanti cercando di evitare polemiche: «La cultura non è né di destra né di sinistra», sperando che tutto vada liscio come l’anno scorso.
La prima giornata – Ci vorrebbero due vite per poter partecipare a tutti gli eventi. Solo nella giornata di apertura ci saranno la presentazione del nuovo libro di Joël Dicker, La catastrofica visita allo zoo, così come la riedizione live di Che tempo che fa con Luciana Letizzetto, Fabio Fazio e Mara Venier. Poi gli autori Ziad Khaddash, palestinese, e Raed Wahesh, siriano, presentano Amore e carri armati, un libro sulla «frammentazione e la complessità dell’identità palestinese raccontate attraverso la letteratura». Nella Sala Rossa arriva alle 16.00 Gianluigi Buffon con Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi, mentre a pochi metri di distanza l’autore olandese Jan Brokken presenterà La scoperta dell’Olanda. In serata arriva Alessandro Orsini con la Casa Bianca – Italia. Nella stanza accanto Federico e Jacopo Rampini, padre e figlio, presentano Il gioco del potere. L’evento più politico di giornata è però qualche ora prima, quando alle 15.00 arriva il ministro della Cultura Alessandro Giuli che si confronterà con gli editori e i librai italiani nel panel: Per una politica del libro in Italia. Prova d’esame per Giuli, dopo gli attacchi arrivati dal mondo dello spettacolo. Il 14 maggio più di 100 tra attori e registi hanno firmato una lettera per chiedere un incontro su come il governo intende gestire la crisi nel mondo del cinema. Ma anche l’editoria non sta affrontando un periodo facile. A confermare questa tesi i dati usciti nel primo trimestre del 2025 che segnalano una riduzione delle vendite di circa un milione di libri: -3,4% rispetto all’anno precedente.
Gli ospiti – Nei giorni seguenti ancora tantissimi ospiti. Il 16 maggio si apre con l’eterogena coppia Luciano Ligabue e il cardinale di Bologna Matteo Zuppi che dialogano intorno al tema Le storie, la Storia. Dall’io al noi. Solo l’inizio di una giornata ricchissima con ospiti che spaziano da Antonello Venditti a Corrado Augias, da Emmanuel Carrère a Sandro Veronesi. La citazione degli eventi e dei suoi ospiti può essere solo parziale: Roberto Saviano, Mircea Cartarescu, Dacia Maraini e Paul Murray per cinque giorni intensi, labirintici e inevitabilmente confusionari per il semplice lettore venuto per comprarsi un nuovo libro.
Il dibattito – Si aspettano all’angolo polemiche e polemichette, visti i riflettori puntati sulla kermesse. La direzione Annalena Bellini, la prima scelta nell’era Meloni, sembra, nonostante tutto, essere riuscita a invertire la rotta. Confermata la tendenza sull’aumento di presenti tra i padiglioni del Lingotto. Sembrano oramai lontani i record negativi ottenuti nel 2015, alimentati dagli scandali giudiziari dietro alla gestione economica dell’evento. Non indifferente anche la battuta d’arresto avvenuta nel 2019 con l’indagine della procura di Torino dietro l’esclusione della casa editrice Altaforte, vicina al gruppo di estrema destra CasaPound.