La baguette, il celebre pane lungo e affusolato francese, è diventato ufficialmente Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’Unesco – l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di educazione, scienza e cultura – ne ha premiato la storia e la cultura, per proteggerla dalla crisi delle panetterie.

Il riconoscimento dell’Onu – «Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco» non sono oggetti fisici o corpi materiali. Il riconoscimento riguarda aspetti o tratti culturali, che si ritengono da tutelare nell’interesse del genere umano.
Anche la baguette non fa eccezione: l’agenzia dell’Onu, infatti, ha inserito la specialità d’oltralpe nella lista di beni da custodire, con esplicito riferimento non al filone di pane in sé, ma al suo valore culturale, storico e artigianale.

Baguette francese (fonte: Ansa)

La crisi delle panetterie – L’occasione di intervento da parte delle Nazioni Unite è stata offerta dalla riduzione del consume di pane. Un calo che preoccupa gli operatori del settore e, soprattutto, minaccia di danneggiare una tradizione alimentare che rimonta nei secoli. La crisi in corso ha tre spiegazioni: la chiusura di migliaia di forni artigianali nell’arco degli ultimi decenni; il rialzo del prezzo del pane; il cambio di abitudini dei cittadini francesi, che sembrano star diversificando maggiormente l’alimentazione.

I precedenti storici – Non è la prima volta che la cultura che avvolge un alimento conosciuto in tutto il mondo venga annoverata come Patrimonio immateriale dell’umanità. Nel 2017 l’Unesco aveva già insignito come tale l’arte del pizzaiolo napoletano, premiando, anche in questo caso, non il prodotto da degustare, ma la storia che accompagna ogni morso.