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Una scena del film (Ansa)

Se la visione in tv fosse stata un voto elettorale, La grande bellezza avrebbe quasi ottenuto il nuovo premio di maggioranza. Con il 36,12% di share, è il film più visto degli ultimi 10 anni. Mentre, soprattutto a suon di cinguettii e di “stati” su Facebook, l’Italia si divideva tra “favorevoli” e “contrari” all’Oscar, quasi nove milioni di telespettatori accendeva la tv. Più o meno gli stessi dell’ultima puntata del Festival di Sanremo.

Con la prima visione della pellicola premiata a Los Angeles, Canale 5 ha raggiunto picchi del 44% di share e 12 milioni e mezzo di telespettatori. Il boom è stato anche social, con 70 mila tweet legati a #LaGrandeBellezza. Opinioni sul film ma soprattutto sull’Italia in cui è ambientato, dove la vita non sembra più essere tanto “dolce”. A chi l’ha accusato di scarso realismo, il regista Paolo Sorrentino ha risposto che «i sentimenti contenuti nel film sono verosimili». C’è invece chi sostiene che La grande bellezza sia uno specchio per niente deformante del nostro Paese, di Roma in particolare, in tutto il suo declino. E chi, al di là della trama, in quello a Sorrentino ha sentito un applauso a tutta l’Italia che prova a rialzarsi.

In ogni caso, La grande bellezza continua a rimbalzare nei discorsi. Non solo di cinema: nell’intervista di mercoledì 5 marzo al Corriere della Sera, Papa Francesco ha detto di non averlo ancora visto. Mentre il neo-premier Matteo Renzi ha preso spunto dal titolo del vincitore della statuetta per dare un messaggio agli studenti: «Sappiate che la grande bellezza è dentro di voi ma niente può scalfire quello che siete». Un Oscar, forse, può aiutare a ritrovarla.

Giuliana Gambuzza