Particolare di "Flowers", serie di stampe create da Warhol a metà anni '70 (museodelnovecento.org)

Particolare di "Flowers", serie di stampe create da Warhol a metà anni '70 (museodelnovecento.org)

“La mia filosofia è: fare un quadro al giorno”. Così diceva Andy Warhol (1928-1987) sul finire degli anni ’60. La teoria venne presto messa in pratica dal re della Pop-Art: da inizio anni ’70 e per tutto il decennio successivo – fino alla sua scomparsa – il popolare artista americano conobbe una grande vena creativa. Parte del prodotto di questa ispirazione è possibile ammirarla al Museo del Novecento di Milano.

Nello spazio mostre del museo affacciato su Piazza del Duomo è stata allestita “Andy Warhol’s Stardust. Stampe dalla collezione Bank of America Merrill Lynch”, che raccoglie un nucleo di serigrafie di Warhol dalla fine degli anni Sessanta agli anni Ottanta. Curata da Laura Calvi, la mostra ospita alcune delle stampe più significative dell’artista provenienti dalla collezione della banca d’investimento americana Merril Lynch, che insieme a Finmeccanica è il principale sponsor del museo milanese, ndr.

La polvere di stelle evocata dal titolo non è solo la polvere di diamante utilizzata dall’artista in quasi tutte le stampe, ma è anche la capacità di Warhol di creare icone scintillanti e immortali. Attraverso un percorso espositivo cronologico, la mostra torna su alcune delle tappe salienti della produzione artistica di Warhol, a partire dalle celebri serie di stampe tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta come “Campbell’s Soup”, il celeberrimo barattolo di zuppa, “Flowers”, “Sunset”, fino a “Grapes” e “Space fruits”, per arrivare ai “Mythis” col famosissimo ritratto di Marylin. Insieme alla zuppa, l’opera universalmente più nota dell’artista americano.

Andy Warhol non limitò tuttavia il suo genio alla sola arte figurativa: durante la sua fortunata carriera ebbe modo di sperimentare anche altre forme d’arte. Cinema e musica su tutte. Per ricordare anche il Warhol “cinematografo” sabato 11 e domenica 12 aprile la Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con il Museo del Novecento, proietterà alcuni film di Andy Warhol, mentre sabato 11 alle ore 14 ingresso gratuito presso il Museo Interattivo del Cinema per la proiezione del film “Empire” (1964).

“Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”, aveva previsto Andy Warhol nel 1968. Il mito del profeta dell’arte Pop, a quasi 26 anni dalla sua scomparsa, continua invece a durare.

Federico Thoman