Luciano Ligabue canta sul palco allestito al centro della pista del Campovolo di Reggio Emilia in occasione della presentazione alla stampa del mega concerto che si terra' il 19 settembre per celebrare i 25 anni di carriera musicale dell'artista reggiano, Reggio Emilia, 6 maggio 2015. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

«Chi vuol sopravvivere deve cambiare». Col singolo G come giungla Luciano Ligabue, agli inizi di settembre, è ricomparso sulla scena musicale sfoggiando la sua veste più aggressiva. Il rocker di Correggio, che senza mai cambiare davvero è riuscito a sopravvivere alla grande a quasi 30 anni di carriera, adesso sta per tornare nei negozi di dischi. Il 18 novembre esce Made in Italy, la sua undicesima raccolta di inediti.

Ligabue - Made in Italy«È una dichiarazione d’amore frustrato verso il mio Paese, raccontata attraverso la storia di un personaggio». Un’idea possiamo farcela con il brano che porta lo stesso titolo dell’album, già disponibile su YouTube, dove, in meno di una settimana, ha sfondato il muro del milione e mezzo di visualizzazioni. È un viaggio tra le maggiori città italiane, da Milano, che «ci accoglie a braccia conserte e un mezzo sorriso d’Europa», a Bari e Palermo, dove «fra cielo ed inferno, non sempre puoi fare una scelta», passando per Roma, che «si spacca e si ricompone». È il primo vero e proprio concept album del cantante, composto però da canzoni «che godono di vita propria ma che in quel contesto, tutte insieme, raccontano la storia di un antieroe». Il riferimento è a Riko, il suo alter ego: «È la vita che avrei potuto vivere se non avessi trovato uno che ha pagato il primo disco, oppure è una vita parallela in un’altra dimensione spazio-temporale. Chissà… Quello che è vero è che Riko mi ha permesso di mandare avanti lui, più incazzato di me, meno fortunato di me».

In attesa delle reazioni dei suoi fan al nuovo disco, Ligabue scalda i motori per il tour “Made in Italy – Palasport 2017”, che partirà da Roma il prossimo 3 febbraio 2017 e si concluderà il 24 aprile ad Ancona, dopo 38 date lungo tutto lo Stivale. A 24 ore dall’apertura delle prevendite, già 80.000 biglietti sono stati venduti. Di questi tempi, quando si parla di concerti, non si può non parlare di secondary ticketing, il mercato parallelo in cui i biglietti vengono venduti a prezzi maggiorati dopo essere rapidamente scomparsi dai circuiti online. Secondo il Liga l’adozione dei biglietti nominali sarebbe impossibile, «ma noi artisti possiamo poco: servono soluzioni a livello legislativo». Tuttavia, assicura il rocker, «quando stabiliamo il prezzo dei biglietti per i miei concerti il mio diktat è uno solo: che, considerati i costi di questi spettacoli, sia il più economico possibile. Da quando abbiamo cominciato a sentir parlare di secondary ticketing, abbiamo provato immediatamente a combatterlo. È una pratica che ci vede contro e dal 2009 abbiamo cominciato a fare informazione, a dare al pubblico la black list dei siti dove non comprare. Ma la soluzione non possiamo trovarla noi cantanti».