La caccia a Sanremo non si limita agli autografi di cantanti e popstar internazionali. La kermesse canora più popolare in Italia è famosa anche per scovare i possibili plagi delle canzoni in gara. Tanti i casi che hanno caratterizzato e animato con le polemiche le serate del festival, da Patty Bravo ai Jalisse con la loro “Fiumi di parole“. Dallo scorso martedì 18 febbraio, inizio della 64esima edizione del festival, si parla già tre possibili assonanze musicali.

L’ultimo caso è quello di Francesco Renga. “A un isolato da te“,  una delle due canzoni presentate in gara, avrebbe affinità di melodia e stessa metrica con “The winners takes it all“, un successo degli Abba. Anche Cristiano De André, figlio di uno dei più amati cantautori italiani, sarebbe caduto in tentazione. La sua “Invisibili” – canzone poi eliminata dal televoto – ha forti assonanze con il brano “Only a dream in Rio”, scritto da James Taylor nel 1985. Il ritmo infatti sembra pressoché identico come la stessa melodia. Anche il rap non sfugge a queste “citazioni” volute o meno. Pedala“, il pezzo con cui Frankie Hi Nrg si è presentato a Sanremo nell’attacco sarebbe identico a “Golden hen” dell’ artista giamaicano Tenor Saw, morto nel 1988.

Non è facile capire se si tratta di plagio vero e proprio. La materia, infatti, come ha puntualizzato Mario Luzzato Fegiz, critico musicale del Corriere della sera, è piuttosto controversa. D’altronde, anche Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori italiani viventi, ha precisato che, essendo le note solo sette, “tutti copiano tutti”. Quindi, per l’autore di musiche che hanno fatto la storia del cinema, è totalmente “inutile sdrammatizzare”.

Che i plagi siano veri o presunti, nella lunga storia di Sanremo momenti imbarazzanti per queste pratiche non sono di certo mancati. Nel 2002 uno dei casi che fece più scalpore fu proprio quello di Francesco Renga con “Tracce di te”. Il pezzo risultò troppo simile a “Due grosse lacrime bianche”, canzone di Iva Zanicchi del 1969. L’anno prima le scene furono rubate anche dai Sottotono che con “Mezze verità” avrebbero plagiato “Bye, bye, bye” degli N’Sync. La scoperta divenne popolare anche grazie al caso sollevato da Striscia la Notizia. “Copiature” comunque che sul palcoscenico dell’Ariston non sono mancate negli anni anche nel repertorio degli storici big della musica leggera italiana come Luca Barbarossa, Enrico Ruggieri, Ivana Spagna, Ron, Nek e Fausto Leali.

Andrea Zitelli