Il treno della vergogna al Binario 21, sotto la stazione Centrale di Milano

Il treno della vergogna al Binario 21, sotto la stazione Centrale di Milano (foto di Alessio Chiodi)

Manca ancora una settimana al 27 gennaio, giornata della memoria sulla Shoah, ma la Rai ha deciso di anticipare la sua programmazione sul tema a lunedi 26 con un film, “Max ed Hélène”, diretto da Giacomo Battiato, presentato in anteprima martedì 20 gennaio a Milano, al Binario 21. Una storia vera di amore e nazismo, liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Simon Wiesenthal per ricordare cosa è stato il genocidio ebraico attraverso le vicende di una giovane coppia di innamorati.

La cornice dell’evento è da brividi. Proprio dal Binario 21, oggi museo del Memoriale della Shoah, partivano i treni traboccanti di prigionieri, destinati ad essere deportati nei campi di concentramento. Oggi rimane un treno dell’epoca in disuso dove si aggirano le scolaresche. La presidente Anna Maria Tarantola, presente durante la proiezione, ha spiegato che l’obiettivo del film è «evitare la sufficienza della memoria». Le fa eco Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah: «Bisogna stare attenti al successo del negazionismo e valorizzare una memoria non retorica, ma costruttiva».

Il cast. Da sinistra a destra. Il regista Giacomo Battiato, Alessandro Averone, Carolina Crescentini ed Ennio Fantstichini

Il cast. Da sinistra a destra; il regista Giacomo Battiato, Alessandro Averone, Carolina Crescentini ed Ennio Fantastichini (Foto di Alessio Chiodi)

«Raccontare questo film è una responsabilità storica», dice Carolina Crescentini, l’attrice che interpreta la protagonista Hélène affiancata in conferenza stampa da Alessandro Averone (Max), Ennio Fantastichini (Wiesendhal) e dal regista. Proprio Battiato, in un’ottica di impegno civile, dichiara che il film è «un omaggio allo scrittore e alla storia che ha raccontato. Ci vuole impegno sociale, non si può stare alla finestra a guardare».

Alessio Chiodi