«Amor vincit omnia». «L’amore vince su tutto». Anche quello per la musica, che da domani sera (24 maggio) muoverà migliaia di ragazzi al Magnolia, zona Idroscalo, per la 15esima edizione del Mi Ami, il “festival della musica bella e dei baci”. Più di 80 concerti durante tutto il weekend: tre giorni e quattro palcoscenici per soddisfare i gusti di tutti i partecipanti, aree relax e ristoro per ricaricarsi tra un’esibizione e l’altra. Novità dell’edizione 2019 è il palco Mi Parli: uno speakers’ corner aperto a tutti preso in prestito dal modello Hyde Park di Londra.

Il festival – Saranno i milanesi Egokid e il loro pop-cantautorato ad accendere per primi i microfoni del Tidal Stage, palco principale dell’evento. Si parte alle 19.30 e si va avanti fino a tarda notte, percorrendo l’Italia da nord a sud fino ad arrivare al rapper romano Ketama126, nome di spicco della Lovegang crew. Le luci della ribalta resteranno fisse sulla città eterna anche sabato, catturate dal duo Frenetik&Orang3. Forti di collaborazioni con tutti i grandi nomi del rap nostrano (da Noyz Narcos ad Achille Lauro, passando per Salmo, Coez e Clementino), i producer romani hanno pubblicato a febbraio 2019 ZEROSEI, opera prima prodotta dalla label Asian Fake. La domenica è il giorno dei saluti, che passano dall’esperienza di Luca Carboni ma anche dai padroni di casa della redazione di Rockit, organizzatori dell’evento, che ci daranno appuntamento al prossimo anno con un dj set a più (e più) mani.

Da non perdere – Per la prima volta nella storia del festival, vedremo sul palco un vincitore del Festival di Sanremo. Questa congiunzione astrale vede il suo centro in Mahmood, talento della periferia milanese sbarcato anche in Europa grazie al suo secondo posto (soltanto 27 voti dietro ad Arcade dell’olandese Ducan Laurence) all’Eurovision Song Contest 2019. Grande attesa anche per Aimone Romizi e i suoi Fast Animals and Slow Kids, giunti finalmente al grande pubblico grazie all’ultimo album Animali Notturni, uscito il 10 maggio per la major Warner Italia. Tra gli altri nomi forti del panorama indie italiano i Coma_Cose che stanno portando in tour il loro Hype Aura, il giovane cantautore Motta (anche lui a Sanremo 2019 con Italia amore mio) e il rapper e produttore Bassi Maestro, che svelerà in anteprima al Mi Ami il suo nuovo progetto musicale (top secret) North of Loreto

Da scoprire – Nomi importanti, vecchie conoscenze, ma altrettante novità in questo Mi Ami 2019. I riflettori sono puntati su Massimo Pericolo: rapper varesino cresciuto con il mito di Eminem, al festival per il suo debutto live. Dopo un’adolescenza difficile e un arresto nel 2014, si dedica alla scrittura di testi. Nell’ambiente rap ha ricevuto elogi e complimenti da grandi artisti come Salmo, e il 12 aprile ha pubblicato Scialla Semper. Parliamo ancora di giovani ma spostiamoci a Roma: nei giorni scorsi il web è stato smosso da Alessandra, brano che racconta la storia di una donna molto conosciuta (e altrettanto facile da identificare) con un «nonno che ha fatto la storia». Il singolo, prodotto da Frenetik&Orang3, è opera del duo cantautorap (neologismo nato proprio nel mondo dell’indie italiano degli ultimi tempi) Psicologi. La loro formula, che mescola il rap all’accompagnamento della chitarra, sulla scia di nomi consolidati come Carl Brave, sta riscuotendo successo soprattuto nel mondo dei teenager. Ultimo nome da analizzare con la lente d’ingrandimento sono gli I Hate My Village, un progetto nuovo che a prima vista non fa scattare nessun campanello. Guardando più da vicino però, dietro a questo supergruppo troviamo l’attesissimo ritorno di Alberto Ferrari, voce di quei Verdena che a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio furono i principali interpreti della parentesi grunge del nostro Paese. Con lui anche Fabio Rondanini alla batteria (Afterhours) e Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion).

Mi Ami in rosa – Nell’anno in cui il Primavera Sound Festival di Barcellona, uno dei festival più grandi e conosciuti del globo, annuncia una line-up composta al 50% da performers donne, anche l’appuntamento nostrano sembra puntare molto sull’universo femminile. Direttamente da Porta Venezia sbarca all’Idroscalo Myss Keta, il fenomeno trap che si nasconde dietro ad occhiali neri e maschere esagerate. Occhi puntati anche sulla giovane Chadia Rodriguez, astro nascente della scena trap con il suo disco Avere 20 anni, che sta muovendo i primi passi sotto l’ala protettrice di Big Fish, da sempre uno dei più grandi talent scout dell’ambiente. Tra gli altri nomi femminili presenti nelle varie serate troviamo Adele Nigro (degli Any Other), AngelicaGiungla Ginevra.