Milano si fa bella e sfila sulla sua passerella privilegiata, quella della moda. La Fashion week, dedicata alla collezione femminile autunno-inverno 2019-2020, ha in programma  più di 150 eventi. Ritorni e debutti, marchi emergenti e affermati, brand italiani e internazionali mostreranno, dal 19 al 25 febbraio, le loro proposte nelle più disparate ambientazioni del capoluogo lombardo. Non solo piazza Duomo e piazza Affari, anche i tunnel della Stazione Centrale avranno la loro visibilità e i momenti più importanti saranno trasmessi in streaming da piazza San Babila. I riflettori della moda brilleranno in tutta la città, anche se si stima che la crescita del settore (nel complesso vale l’1,3 per cento del Pil) avrà un piccolo rallentamento rispetto al 2018. La pensa così Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda Italiana che  nei giorni scorsi ha parlato comunque di ottimismo.

Debutti e ritorni- La settimana della moda di Londra appena conclusa è stata l’affermazione di tanti giovani talenti. Fra questi c’ è Alexandra Moura, stilista portoghese che ora si appresta alla prova più ambita delle passerelle milanesi. Sarà la prima volta per lei, ma anche per Marios Brand e Marco Lambardi. Ritorna invece Gucci, che l’anno scorso aveva scelto Parigi e che quest’anno si prende il palcoscenico di via Mecenate. «Siamo contenti perché la forza di Gucci è molto importante per tutto il settore», ha dichiarato Carlo Capasa, soddisfatto anche per le 12 sfilate co ed ( uomo e donna insieme) presentate da marchi di livello.Le proporranno Armani, Moncler e Ferragamo, che quest’anno si sposta dal palazzo Mezzanotte alla Rotonda della Besana. Roberto Cavalli, invece, ha scelto i giardini pubblici Indro Montanelli, mentre piazza Affari sarà il palcoscenico di Versace. Tutti i maggiori eventi, dalle sfilate alle presentazioni ,saranno  trasmessi da un maxi schermo di piazza San Babila, con il commento degli esperti dell’istituto Marangoni, scuola milanese di moda e design.

Numeri- Secondo uno studio di Mediobanca che comprende 163 aziende con oltre 100 milioni di fatturato, il sistema moda rappresenta l’1,3 per cento del Pil italiano. Dal 2013 al 2017 i ricavi sono saliti del 29 per cento (70 miliardi) confermando il valore trainante di questo settore per tutta l’economia italiana ed europea. Per Carlo Capasa le stime del 2019  sono però  in leggero calo. «Dopo un primo semestre 2018 con segno positivo e una crescita del 2,8%, le attese per il 2019 sono più moderate, con una previsione intorno all’1%», ha affermato il numero uno della camera nazionale italiana per la moda senza perdere l’ottimismo. Una serenità che non può dissolversi dopo i 160 milioni dei ricavi della fashion week dell’anno scorso.