Prendete 30 studenti del Master di giornalismo Walter Tobagi di Milano. Trasferiteli per un giorno a Torino. Mischiateli a 20 allievi del corrispettivo Master Giorgio Bocca (@FuturaTorino). Aggiungete due direttori, una manciata di tutor, sette ore per conoscersi e lavorare e due progetti da realizzare insieme. Mescolate con forza. Il risultato saranno 50 giovani giornalisti pieni di voglia di fare e di imparare, ognuno con le proprie idee e qualità. Ma con il sogno comune di portare avanti la professione che hanno scelto.
L’incontro – È successo il 3 maggio, nelle aule della scuola di giornalismo di Torino e tra i corridoi di Palazzo Madama, sede della mostra che celebra i 150 anni de La Stampa. Le parole dei direttori dei due corsi, Venanzio Postiglione (Milano) e Anna Masera (Torino), hanno inaugurato la riunione di lavoro sottolineando l’importanza della collaborazione e dello scambio. «La formazione è e resterà sempre l’aspetto fondamentale su cui puntare. Voi siete entrati per merito in queste scuole ed entrerete per merito nel mondo del giornalismo», ha detto Venanzio Postiglione a tutti i ragazzi.
Lo scambio – «Raccontiamoci quello che facciamo al Master ogni giorno, è un’occasione per imparare reciprocamente, per migliorarsi», l’invito di Anna Masera coinvolge quindi i tutor della scuola di Torino (Alessandro Cappai, Gabriele Martini e Sabrina Roglio) che passano a illustrare le attività che i 20 ragazzi svolgono ogni giorno sulla testata online, sul magazine, sui social (ai quali danno particolare importanza), in radio e tv. La palla passa poi ai tutor della Sestina (Paolo Rastelli e Federica Scutari, oltre al vicedirettore Claudio Lindner) che spiegano l’organizzazione del lavoro dei 30 “milanesi”, citando alcuni dei servizi realizzati.
La storia – Uno sguardo attento sul presente dunque, al lavoro che i praticanti dei Master portano avanti ogni giorno, ma anche al passato, ai 150 anni di storia di un grande quotidiano italiano. Il primo secolo e mezzo de La Stampa sono raccontati nella mostra “La Stampa fotografa un’epoca” attraverso le prime pagine sugli eventi che hanno cambiato il corso del Novecento e dei primi anni Duemila. Una storia che noi, quei 30 “milanesi” del Settimo biennio del Master in giornalismo Walter Tobagi, rivivremo a modo nostro: con foto, video, sondaggi e interviste per raccontarvi ogni dettaglio.
I progetti – Ma non è l’unica cosa che ci portiamo a casa da questa trasferta torinese. Più avanti racconteremo Milano ai torinesi e, da loro, ci verranno svelati i segreti della città della Mole, della Fiat e dell’Olimpiade. Ma il grosso è questo: dalla prossima settimana ragioneremo sul futuro del giornalismo con cinque idee al giorno immaginando come saranno le testate tra dieci o 15 anni. Premessa fondamentale: i modelli editoriali proposti dovranno stare in piedi economicamente. In totale gli articoli saranno 50 (uno a testa per ognuno di noi), ciascuno con un suo titolo, e chissà che il gioco “diventa editore per un giorno” non possa trasformarsi in qualcosa di più serio. La professione, si sa, è in costante evoluzione. Ovviamente pubblicheremo tutti i lavori sui nostri profili social e su quelli di Futura, il sito del Master di Torino. L’hashtag ufficiale della collaborazione tra le due scuole è #MasterMiTo: seguiteci!
di Ambra Orengo e Francesco Caligaris
fotografie di Nicola Baroni