«Io non salgo sul palco e mi strappo i vestiti di dosso: quando mi spoglio, lo faccio con classe». Basterebbe questa citazione da una sua recente intervista per raccontare Tempest Storm, una delle leggendarie interpreti degli anni d’oro del burlesque negli anni Cinquanta, morta il 20 aprile 2021 a 93 anni nella sua casa di Las Vegas. «Forse la più grande di tutte», come dichiarato dal suo grande amico e socio in affari Harvey Robbins annunciandone la scomparsa. L’”uragano dai capelli rossi”, come veniva chiamata dai fan, ha continuato a esibirsi sino alla veneranda età di 80 anni – “non perché doveva, ma perché poteva”, ha scritto il New York Times – deliziando gli spettatori con la vista dei suoi prosperosi seni, definiti moneymakers (in italiano più o meno “fabbricasoldi”) dalla stampa e assicurati alla fine degli anni Cinquanta per l’enorme cifra di un milione di dollari (l’equivalente di dieci milioni di euro oggi).
Dalla campagna a Hollywood – Nata Annie Blanche Banks nel 1928 da una famiglia di contadini impoveriti dalla Grande Depressione, Tempest Storm iniziò la sua carriera come stripper nel 1947 e in poco tempo diventò una delle più famose performer degli Stati Uniti, firmando un contratto da 100mila dollari l’anno per calcare i palchi di New York, Los Angeles, Reno e Las Vegas, la città dove poi si sarebbe ritirata a vita privata. Divenuta una delle pin-up maggiormente richieste assieme a Bettie Page e Gypsy Rose Lee, posò per numerose pubblicità e riviste e recitò in alcune pellicole hollywoodiane: su tutte, The French Peep Show (1950) esordio alla regia del maestro del cinema erotico-satirico Russ Meyer.
La regina del burlesque – Accompagnata dal suono di una band e vestita solo di piume e paillettes, oltre ad un fisico prorompente miss Storm possedeva uno straordinario senso della scena, che le permetteva di esibirsi in lunghissimi spogliarelli fatti in gran parte di sorrisi e ancheggiamenti, mandando in visibilio il pubblico anche solo togliendosi un guanto di seta. In una sua visita all’Università del Colorado nel 1956 causò una rissa tra i giovani studenti – che devastarono alcune aule dell’ateneo – solo per esseri spogliata della pelliccia. D’altronde è proprio questa la chiava del successo di Tempest Storm, come da lei stessa dichiarato al Wall Street Journal nel 1969: «Deve sempre essere lasciato spazio all’immaginazione. Togliersi tutti i vestiti non è solo immorale, è anche noioso».
Gli amanti, da JFK a Elvis – Sposata quattro volte e spesso al centro di numerosi gossip, Tempest Storm vanta tra i suoi presunti flirt il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy e la leggenda del rock and roll Elvis Presley: «Kennedy lo incontrai nel 1957 quando era un senatore», raccontò Storm un’intervista del 2013. «Un uomo eccezionale, gli dissi che sarebbe diventato presidente. Elvis invece venne a vedere un mio spettacolo al Bellagio e passammo la notte insieme: lui era davvero “The king”».