James Horner (ultimo a destra) con l'intero cast di Avatar durante la cerimonia dei Golden Globe

James Horner (ultimo a destra) con l’intero cast di Avatar durante la cerimonia dei Golden Globe

«Abbiamo perso una persona meravigliosa, con un enorme cuore e un incredibile talento. È morto facendo quello che amava», con queste parole l’assistente del compositore James Horner ha comunicato via Facebook la morte del 61enne di Los Angeles, vincitore di due premi Oscar per la colonna sonora di Titanic nel 1997. Horner è precipitato lunedì 22 giugno con il suo monomotore S-312 Tucano MK1 mentre stava sorvolando Quatal Canyon, nella Foresta nazionale di Los Padres, a nord di Santa Barbara (California).

Il post su Facebook con cui Sylvia Patrycja comunica la scomparsa di James Horner.

Il post su Facebook con cui Sylvia Patrycja comunica la scomparsa di James Horner.

La carriera da film composer di Horner inizia nel 1979 con la colonna sonora di The lady in red film diretto da Lewis Teague che racconta la storia d’amore fra la ragazza di provincia sbarcata a New York, Polly Franklin, e il criminale statunitense John Dillinger. Nel 1986, la colonna sonora di Aliens – Scontro finale (secondo film della trilogia iniziata da Ridley Scott e continuata da James Cameron con protagonista Sigourney Weaver/Ellen Ripley) gli vale la prima nomination agli Oscar. Ne conquisterà altre nove, ma il successo arriva nel 1997 con Titanic (Oscar per la migliore colonna sonora) e la canzone My Heart Will Go On (Oscar per la migliore canzone originale), scritta assieme al cantautore Will Jennings e interpretata da Celine Dion.

Nella carriera di Horner le colonne sonore di altri 100 film tra cui Apollo 13, Braveheart, A beautiful mind e  il recente Avatar, un lavoro durato due anni e culminato nella sua decima nomination agli Oscar. Una perdita che scuote il mondo di Hollywood. «Il mio cuore soffre per i suoi cari», ha commentato su Twitter il regista ed ex volto di Happy Days Ron Howard che ha lavorato assieme a Horner per la prima volta in Cocoon (1985) e per altri sette film.

Nicola Grolla