Britney Spears non ce l’ha fatta. Resterà fino a nuovo ordine sotto tutela legale. Nell’udienza di martedì 11 novembre, il giudice della Corte di Los Angeles Brenda Penny ha rifiutato la richiesta della popstar di sospendere il padre James dal ruolo di tutore grazie al quale controlla la carriera, le finanze e la vita privata della figlia dal 2008.
L’icona – L’immagine di una studentessa dalle trecce sbarazzine, che si muove sinuosa e provocante nel corridoio di un liceo. È così che la carriera di Britney Spears esplode alla fine del secolo scorso. Il singolo “…Baby one more time” è rimasto a lungo in cima alle classifiche del 1999 e ha fatto la storia del genere pop. In quegli anni quasi tutti i teen ager conoscono e si muovono a ritmo delle canzoni di Britney. Ha una tale capacità attrattiva da toccare, con i primi quattro album, oltre trenta milioni di copie vendute, oltre a segnare la nascita del fenomeno delle popstar.
La caduta – Nonostante il successo planetario, la vita personale della cantante subisce un tracollo. Nel 2002 si conclude la sua relazione con Justin Timberlake. Nel 2004 sposa un amico,ma il matrimonio dura appena 55 ore. Sposa nove mesi più tardi Kevin Federline, da cui divorzia nel 2006, dopo la nascita di due figli. La fama e le feste, con eccesso di droga e alcool, conducono la cantante ad un crollo psicologico. Una foto la ritrae nel 2011 con un rasoio in mano dopo essersi rapata a zero.
L’udienza – Dopo dodici anni sotto tutela, i giudici ritengono che Britney Spears non sia ancora pronta per controllare la propria vita. Secondo quanto riportato dalla Bbc, la pop star ha però detto di aver paura del padre e ha per questo minacciato di non salire più sul palco. Nonostante tutte le sue sventure, i fan della cantante non l’hanno abbandonata: l’hashtag #freebritney rispunta spesso sui social media.