“Sono poche le persone a cui io voglio veramente bene e ancor meno sono quelle di cui io nutro una buona opinione. Più conosco il mondo e meno ne sono entusiasta: ogni giorno che passa mi conferma nel mio giudizio sull’instabilità dei caratteri e sullo scarso affidamento che va fatto su ciò che può apparire merito o ingegno”. È una famosa citazione dal libro di Jane Austen “Orgoglio e Pregiudizio”. Il 29 gennaio, il capolavoro della scrittrice inglese compie duecento anni. Ma, a partire da questa frase, pare essere sempre più attuale. A parlare è Elisabeth Bennet (per gli amici Lizzy), la protagonista del romanzo, una ventunenne intelligente e brillante, ma spesso – come indica lo stesso titolo – preda di fuorvianti pregiudizi, soprattutto nei confronti dell’altro protagonista, il signor Darcy.
Il libro, considerato uno dei più romantici scritti dalla Austen, venne pubblicato per la prima volta il 29 gennaio del 1813, e non con poche difficoltà: non si riusciva, infatti, a trovare un editore disposto a mandarlo in stampa. Eppure, oggi esattamente come due secoli fa, il racconto delle giornate delle sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, delle loro ambizioni, dei loro sogni e aspirazioni, capricci e debolezze, trasporta e travolge. E non smette di emozionare e di far sognare le giovani generazioni di lettrici.
Insomma, nonostante i profondi cambiamenti culturali e tecnologici degli ultimi duecento anni, il fenomeno Jane Austen sopravvive alla rivoluzione digitale. Anzi la utilizza per uscirne ringiovanito: da poco è uscita, infatti, una versione in audiolibro del romanzo della Austen letta da Paola Cortellesi. E il libro è disponibile anche in formato pdf sul web.
Inoltre, in questi giorni, il “Jane Austen Hause Museum” in Hampshire nel sud dell’Inghilterra, casa in cui l’autrice visse e scrisse ”Orgoglio e pregiudizio”, resterà aperto oltre i normali orari settimanali, per permettere ai visitatori di godere delle molte iniziative che celebrano l’anniversario.
Maria Chiara Furlò