Cala il sipario sulla 94esima edizione degli Academy Awards, che si sono tenuti come di consueto al Dolby Theatre di Los Angeles. Protagonista della serata è stato, a sorpresa, il film “Coda – I segni del cuore”, che si è aggiudicato tutti e tre i premi per cui era in nomination. A vincere il maggior numero di statuette, sei, è stato invece “Dune”. La notte degli Oscar 2022, condotta dalle attrici Wanda Sykes, Regina Hall e Amy Schumer, rimarrà sicuramente negli annali, non solo per i suoi premi. Durante la cerimonia sono stati infatti diversi i momenti che meritano di essere ricordati, dal discorso in lingua dei segni americana di Kotsur, al minuto di silenzio per la guerra in Ucraina, dalla celebrazione dei cinquant’anni del Padrino allo schiaffo di Will Smith al comico Chris Rock.

Il miglior film – Ad aggiudicarsi l’Oscar per miglior film è stato “Coda – I segni del cuore”. Una vittoria storica per il film interpretato nel linguaggio dei segni, remake statunitense della commedia francese del 2014 “La famiglia Bélier”. Tre candidature, tre premi per una pellicola che si era presentata come outsider. Statuetta anche a Troy Kotsur per la categoria miglior attore non protagonista e a Sian Heder per la migliore sceneggiatura non originale. Il film sui pescatori sordi del Massachusetts segna poi un altro primato: il primo premio di una piattaforma di streaming, Apple tv (a dispetto delle 27 candidature della rivale Netflix).

I migliori attori – Gioie e dolori per Will Smith. Prima di ricevere la statuetta per la categoria miglior attore protagonista con “King Richard – Una famiglia vincente”, Smith è stato protagonista di uno dei momenti salienti della serata: lo schiaffo sul palco al comico Chris Rock, reo di aver fatto una battuta sul taglio di capelli di sua moglie, Jada Pinkett Smith, affetta da alopecia. «L’amore fa fare follie», si è scusato in lacrime l’attore durante il discorso di ringraziamento.
Standing ovation per Jessica Chastain, che con “Gli occhi di Tammy Faye” si è aggiudicata il premio di migliore attrice protagonista. Altra vittoria applaudita è stata quella di Ariana DeBose, prima donna di colore lesbica a vincere un Oscar, che con “West Side Story” ha ricevuto il premio di migliore attrice non protagonista.

Le altre statuette – Premio alla regia a Jane Campion per il suo “Il potere del cane”. Campion, che si aggiunge a Kathryn Bigelow e Chloe Zhao come terza donna in assoluto a vincere il premio. Per la migliore sceneggiatura originale l’Oscar è andato a Kenneth Brannagh con il film “Belfast”, mentre la cantante Billie Eilish e il fratello Finneas O’Connell hanno ricevuto quello come migliore colonna sonora originale per “No time do die”. Summer of Soul (…Or, When the Revolution Could Not Be Televised) è stato premiato invece come miglior film documentario.

L’Italia a mani vuote – Nessuno dei tre candidati italiani si è aggiudicato una statuetta, nemmeno il favorito Paolo Sorrentino, in gara con “É stata la mano di Dio” per miglior film internazionale, vinto invece dal giapponese “Drive my car”. A mani vuote anche Massimo Cantini Parrini, candidato per i costumi di “Cyrano” (vinto da Jenny Beavan per “Crudelia”) ed Enrico Casarosa, in lizza per il miglior film d’animazione con Luca (vinto da “Encanto”).