Gli Oscar Mondadori compiono 60 anni. A partire dal 27 aprile 1965, con la pubblicazione di Addio alle armi di Ernest Hemingway, l’iniziativa di Arnoldo Mondadori ha trasformato l’accesso alla letteratura. La collana di libri tascabili e economici, la prima in Italia a uscire nelle edicole, ha reso i capolavori letterari fruibili per un pubblico sempre più vasto. Per celebrare l’anniversario una serie di eventi distribuiti su tutto il 2025 e un nuovo formato grafico: dieci grandi classici verranno pubblicati in un inedito cofanetto, contenente aneddoti e informazioni aggiuntive sull’autore e sull’opera.

Il libro tascabile – I primi esperimenti di libri tascabili risalgono al XIX secolo, in corrispondenza della crescente alfabetizzazione e dell’ampliarsi della classe media. Tuttavia, la nascita del fenomeno commerciale si deve alla casa editrice britannica Penguin Books nel 1935. La leggenda racconta che il fondatore della Penguin Allen Lane si trovasse in una stazione ferroviaria e, non trovando nulla da leggere oltre ai quotidiani, pensò che ci fosse bisogno di libri a basso costo e facilmente trasportabili. Nel mondo anglosassone i tascabili sono conosciuti come paperbacks, in contrapposizione ai libri a copertina rigida (hardcover books). Una tipica caratteristica dei tascabili è infatti la legatura in brossura, che si traduce in costi contenuti ma anche la maggiore deperibilità dei volumi.

fonte: Mondadori

In Italia – La prima casa editrice italiana a presentare delle edizioni economiche è Sonzogno, che già nel XIX secolo inizia a regalare ai propri abbonati pubblicazioni che abbracciano vari temi. Nel secondo Dopoguerra (1949) prende invece avvio la Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), a cui si devono la riduzione delle dimensioni (inizialmente 10,2 × 15,6 cm, mentre oggi lo standard è 12,9 x 18 cm), l’uniformazione dei caratteri e l’assenza di illustrazioni. Il grande successo commerciale avviene proprio grazie a Mondadori: il primo Oscar ottiene nella giornata d’esordio una tiratura di 60mila copie, per poi toccare 400mila copie nei primi due mesi. È il boom del libro tascabile. Le ragioni sono molteplici: il prezzo fisso a 350 lire, l’equivalente di un biglietto del cinema; la periodicità delle pubblicazioni, in edicola ogni martedì; un catalogo unicamente di narrativa, basato sui successi editoriali degli ultimi anni; accattivanti copertine a colori.
La scelta del nome “Oscar” si deve a motivi di marketing: pur non essendoci una diretta collaborazione con gli Academy Awards, il riferimento vuole richiamare l’idea di successo, popolarità e qualità riconosciuta dal pubblico. Lo stesso logo raffigurante la celebre statuetta e una corona è ispirato al premio cinematografico, già noto negli anni ’60. Mondadori riesce così ad attirare un piccolo inedito e molto più ampio rispetto all’editoria tradizionale.

I nuovi Oscar – Dopo gli iniziali entusiasmi, la febbre del libro tascabile sembrava essersi arrestata. Nei decenni successivi Mondadori ha allargato le pubblicazioni prima a tutti i bestseller a prescindere dal genere, per poi accogliere più di 4mila titoli in 18 sottocollane (tra cui Classici, Moderni e Gialli). Il risultato è che nel 2006 gli Oscar rappresentavano il 45% dell’intero fatturato Mondadori, ossia circa 787 milioni di euro. Ancora oggi, il mercato del libro tascabile non solo riesce ad attirare i lettori più disparati ma sembra essere l’ultimo baluardo del mercato editoriale, l’unico in grado di rispondere alle esigenze economiche ed estetiche dei nostri tempi. I festeggiamenti sono quindi doverosi e Mondadori sarà presente negli eventi che coinvolgono l’editoria italiana con speciali promozioni e iniziative. Si parte il 15 maggio Salone del libro di Torino, per chiudere a fine novembre con il BookCity Milano. Nell’attesa, a partire dal 29 aprile si potrà acquistare la nuova edizione di Addio alle Armi pubblicata in un inedito cofanetto che, una volta aperto, rivela curiosità e percorsi di lettura per affrontare le tematiche dell’opera. Nel mese di maggio usciranno altri nove titoli, tutti di successo. Tra loro capolavori sia esteri come Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, sia nostrani con Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino. Una novità interessante è la crescita della fantascienza, presente con Io robot di Isaac Asimov e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Non è un caso che quest’ultimo parli di un gruppo di persone che protegge l’eredità letteraria dell’umanità, in un mondo dove i libri sono stati dichiarati fuorilegge. Si riporta una citazione: «Un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino». Nel caso degli Oscar, anche nella tasca.