L'Istruttoria di Weiss al Teatro Due di Parma (foto Ansa)

Il giudice, il difensore, il procuratore, diciotto accusati e nove testimoni anonimi. Sono questi i personaggi dell’Istruttoria, lo spettacolo scritto dal drammaturgo tedesco Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte per Auschwitz. Riproposto ogni anno dal 1984, quando il regista Gigi Dall’Aglio lo mise in scena per la prima volta, questo appuntamento rituale con la memoria collettiva della Shoah viene confermato anche per il 2013 dalla Fondazione Teatro Due di Parma.

Si tratta del racconto realistico delle 183 giornate del processo, svoltosi nella città tedesca di Francoforte tra il 1963 e il 1965, contro un gruppo di SS e funzionari del campo di concentramento polacco. Un invito a non dimenticare, che potrà essere colto dal pubblico nei fine settimana dal 18 al 27 gennaio. L’ultima rappresentazione cadrà in concomitanza con le celebrazioni della Giornata della Memoria, in ricordo dell’apertura dei cancelli di Auschwitz nel 1945.

La compagnia sul palco e la regia dell’Istruttoria sono gli stessi da trent’anni. “Siamo invecchiati dentro allo spettacolo”, ha commentato Dall’Aglio, nella doppia veste di attore e regista. La ricostruzione della memoria dell’Olocausto, intesa non come memoria d’archivio ma come memoria emotiva, è il fulcro del lavoro teatrale della sua compagnia, premiata sabato 13 gennaio dal Comune di Parma con un attestato di civica benemerenza. “Continueremo a fare lo spettacolo finché è necessario”, ha aggiunto Dall’Aglio, “perché la memoria non va soltanto conservata. Va creata e ricreata, e ogni volta che ciò avviene il nostro patrimonio culturale si arricchisce”.

Davide Gangale