I genitori Pig, la famiglia di maiali più famosa al mondo, saltano e battono le mani ai piedi della Battersea Power Station di Londra. Le ciminiere del vecchio edificio, ora trasformato in centro di mostre ed eventi, sono illuminate di rosa. A due mesi dall’annuncio della gravidanza, sabato 25 aprile c’è stato il gender reveal più atteso degli ultimi mesi. Peppa Pig e suo fratello George avranno una sorellina.

 

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L’attesa – «Sono entusiasta di dire che… sono incinta» annunciava mamma Pig il 28 febbraio scorso in un’intervista rilasciata al podcast Not gonna lie. Da quel giorno i canali social di Peppa Pig, la serie animata dal 2019 parte dell’universo Hasbro, hanno creato sempre più hype attorno alla rivelazione del sesso biologico del nuovo membro della famiglia. Una lunga attesa terminata sulle sponde del Tamigi, a Londra, dove nel corso di un grande evento è arrivato l’annuncio ufficiale: Peppa avrà una sorella. I fan, 600mila solo in Italia, dovranno aspettare il prossimo autunno per vedere il nuovo membro della famiglia sugli schermi. Nelle prossime settimane arriverà tuttavia una serie di dieci episodi dedicati all’attesa della nuova maialina, Peppa Meets the Baby. Si inizierà con una puntata speciale sul gender reveal che sarà trasmessa il 3 maggio sul canale Youtube di Peppa Pig, che vanta 40 milioni di iscritti.

Il brand – Nato come serie animata in Gran Bretagna nel 2004 e arrivato in Italia nel 2008, il marchio Peppa Pig si è imposto come modello di intrattenimento per bambini andando anche oltre lo schermo televisivo. Le avventure della famiglia di maiali sono raccontati in 9 stagioni e quasi 400 episodi, tradotti in oltre 40 lingue e trasmessi in 180 Paesi diversi. A questi si aggiungono spettacoli teatrali, giocattoli e anche un parco a tema dedicato in Inghilterra, “Peppa Pig World”. Dal 2019 il marchio è stato acquisito da Hasbro per una cifra intorno ai 4 miliardi di dollari, che fanno dei Pig la famiglia di mammiferi più costosa di sempre. Un giro d’affari che nel 2023 ha garantito all’azienda statunitense ricavi per 229 milioni di dollari e che rischia di finire vittima della politica economica del presidente americano Donald Trump. Circa il 50% dei giocattoli venduti negli Stati Uniti da Hasbro sono prodotti in Cina e la società ha stimato che i dazi imposti allo Stato asiatico potrebbero ridurre il margine lordo di una cifra tra i 100 e i 300 milioni di dollari nel 2025.