I National Archives inglesi pubblicano in rete le prime 300 mila pagine dei diari dal fronte occidentale

I National Archives inglesi pubblicano in rete le prime 300 mila pagine dei diari dal fronte occidentale

Un milione e mezzo di pagine web, per raccontare la storia dell’esercito britannico sul Fronte occidentale della prima Guerra mondiale. Più che la storia, sarebbe corretto dire le storie, al plurale. Perché la fonte di questa grande operazione culturale portata avanti dai National Archives inglesi sono i diari dei soldati di Sua Maestà. Storie personali, ma non per questo private. Capaci raccontare la Grande Guerra giorno per giorno, dalla scoppio della guerra nel 1914 alla partenza delle truppe dalle Fiandre e dalla Francia.

A ogni unità dell’esercito britannico era stato richiesto dal comando militare di tenere un diario quotidiano delle proprie attività. Gli scanner dei National Archives, tre anni fa, hanno iniziato a trasformare quelle tracce impresse sulla carta, con l’obiettivo di realizzare il più grande progetto di digitalizzazione mai intrapreso dall’ente. La prima serie di diari è in corso di pubblicazione sul sito dei National Archives. Si tratta 300 mila pagine, provenienti dalle prime tre divisioni di cavalleria e dalle prime sette divisioni di fanteria arrivate sul Fronte occidentale. Entro la fine del 2014 sarà pubblicato il resto dei diari digitalizzati, un patrimonio storico unico, messo a disposizione del pubblico di tutto il mondo.

I ricordi dei soldati, digitalizzati da 25 volontari, ritraggono l’ansia e il terrore dei giorni dei primi gironi di guerra, la battaglia della Marna e dell’Aisne. Ma rivelano anche i giochi di tiro alla fune, le partite di rugby e le cene organizzate dalle truppe per festeggiare la fine di quei primi combattimenti. I National Archives, l’Imperial War Museum e il sito web di ricerca online Zooniverse inoltre stanno lanciando Operation War Diary, un progetto di crowdsourcing che mira a incoraggiare i “citizen historians” a scoprire nuovi dettagli e informazioni sulla Prima guerra mondiale.

Davide Gangale