Una conferenza ai Radio Days Europe
Dopo Radio City Milano, la linea è passata ai Radiodays Europe. Dal 13 al 17 marzo Milano è la capitale mondiale della radio. Il festival Radio City Milano ha portato nel capoluogo lombardo le principali emittenti italiane, che per tre giorni – dal 13 al 15 – si sono alternate in dirette, concerti dal vivo e conferenze sulle ultime novità nel mondo radiofonico alla Fabbrica del Vapore.
Da domenica 15 l’attenzione si è spostata ai Radiodays Europe, dove fino a martedì 17 si sono riuniti protagonisti e produttori di radio internazionali per condividere idee sulla situazione attuale e su quella futura del settore. Argomenti di discussione sono i nuovi format possibili per i programmi, i legami con il mondo giornalistico e le tecniche di trasmissione. In tre giorni oltre cento speaker suddivisi in 55 incontri, tra il centro congressi Mico, Fabbrica del Vapore e Museo della Scienza e della Tecnica. Tutto l’evento è stato trasmesso su YouTube e si può seguire anche via Twitter e Facebook.
Radiodays è un meeting annuale nato a Copenaghen nel 2010, e in cinque anni il numero di partecipanti ha superato i 1300 accreditati. Quest’anno le nazioni europee coinvolte sono 32, 28 quelle extra europee, 16 paesi solo dal continente asiatico. Sono presenti sia radio commerciali che pubbliche, e molti degli accreditati sono direttori o manager del settore.
Tra i nomi di spicco che hanno partecipato agli incontri di Milano ci sono Helen Boaden, direttore di BBC radio, che domenica 15 ha parlato delle nuove frontiere della radio, tra innovazione e sperimentazione. Warren Kurtzman, presidente di Coleman Insights – società di ricerca sul mondo dei media – che martedì 17 parlerà dei cambiamenti relativi ai programmi mattutini, e sulle loro nuove potenzialità da sfruttare per attrarre ascoltatori. Concluderà la tre giorni Nicola Sinisi, direttore generale di Radio Rai, che insieme ai fondatori dell’evento Anders Held e Rolf Brandrud annuncerà la prossima città ospitante.
Cecilia Mussi
