Robin Williams e Susan Schneider

Robin Williams e Susan Schneider

È bufera sul lascito dell’attore Robin Williams: la moglie Susan Schneider ha aspettato quattro mesi dalla morte del marito per recapitare ai figli dei due precedenti matrimoni una denuncia alla Corte suprema di San Francisco. L’accusa mossa dalla donna a Zachary, Zelda e Cody è quella di essersi impossessati di alcuni oggetti senza permesso, chiedendo così la loro esclusione dalla ripartizione di gioielli e ricordi destinati dallo stesso Williams ai figli. Oggetti che, forse, da soli varrebbero più dei soldi: cimeli, fotografie e numerosi premi accumulati in quarant’anni di carriera, senza dimenticare le collezioni di biciclette, fossili e giocattoli cui l’attore teneva molto.

Ma la famiglia non è nuova a questo genere di fragilità: la Schneider, che sposò Williams nel 2011, è sempre stata vista come una presenza relativamente recente nella vita dei fratelli, molto unititi tra loro e al padre. A loro giudizio la donna starebbe agendo contro i desideri di Robin Williams contrastando quanto da lui pianificato per le sue proprietà.

L’avvocato di Susan Schneider ha però precisato che la sua cliente ha solo chiesto alla Corte di pronunciarsi su alcuni passaggi del testamento: «Non ha alcuna pretesa – ha spiegato l’avvocato – su oggetti come le bretelle che il signor Williams portava nel telefilm “Mork & Mindy”, perché sono correlate alla sua carriera nel settore dello spettacolo». Ma ha accampato diritti su abiti e soprammobili, come lo smoking che portava al loro matrimonio, che, dice «non sono associati alla carriera artistica». I figli di Williams si dicono «scandalizzati» proprio per l’uso del termine “soprammobili” per descrivere le collezioni del padre, che considerano invece parte determinante della sua creatività.

Clara Amodeo