Keith Haring

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San Valentino è alle porte. E quest’anno sembra proprio che l’amore busserà in libreria. Non in pasticceria, per i soliti cioccolatin, o dal fioraio.

Che l’amore fosse protagonista di gran parte dei libri dall’invenzione della scrittura a oggi, è cosa nota. Ma le pubblicazioni in salsa romantico-passionale sembrano aumentare. Il tedesco Michael Kumpfmuller decide di ripercorrere l’ultimo amore di Franz Kafka in “La meraviglia della vita”  (Neri Pozza), dall’innamoramento per l’ebrea polacca Dora Diamant, fino alla morte dello scrittore.

È arrivato in libreria anche “Ti prego lasciati odiare” (Newton Compton) di Anna Premoli, diventato un caso letterario in e-book. Lei, donna in carriera, lui ricco e ambito scapolo: ecco i protagonisti di questo romanzo in cui l’amore si presenta mascherato da odio.

Per “sopravvivere all’amore dei tempi d’oggi grazie ai consigli dei più grandi romanzieri di ieri” c’è invece una singolare guida: “L’amore? E’ un grande classico” (Rizzoli Bur) di Jack Murnighan e Maura Kelly, esperti di rapporti di coppia e sessualità. Che offrono “qualche trucco da chi ci è passato prima di te”. Jane Eyre, con la sua aria da maestrina, non si sarà persa tutto il divertimento? E come è brava la signora Ramsay di ‘Gita al faro’ di Virginia Woolf, che “riesce a gestire un marito capace di essere tanto intelligente e al contempo tanto cretino?”.

Chi pensa che l’amore passi dalla buona cucina, più che dal cuore, troverà senz’altro interessanti le “99 sfumature di zenzero” (Gribaudo) di Carla Barbato, organizzatrice di eventi di moda ed esperta di pubbliche relazioni, che propone un piccolo ricettario con 99 piatti da combinare per realizzare infiniti menu, dall’astice alla zuppa di acciughe.

Per finire, per chi vuole passare un San Valentino romantico e culturale, la Fondazione Pavese organizza una serie di visite nei luoghi pavesiani sabato 16 e domenica 17 febbraio, con guide specializzate, che partiranno dalla sede della Fondazione a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo.

Maria Elena Zanini