Avvio incredibile al 68° Festival di Sanremo. Fiorello, attesissimo ospite, entra per scaldare il pubblico e trova sul palco dell’Ariston una persona che vorrebbe rivolgere un appello al sindaco di Sanremo. Non è uno sketch, interviene la sicurezza: problema risolto e si può cominciare col monologo del comico siciliano, al ritorno a Sanremo dopo 17 anni.

Annalisa è la prima sul palco dell’Ariston. Con «Il mondo prima di te» la prima ballata romantica in stile Sanremo è servita: «siamo montagne a picco sul mare/dal punto più alto impariamo a volare/Come era il mondo prima di te?». Uscita da Amici nel 2010, ha debuttato al Festival nel 2013. Voce calda ed esecuzione impeccabile, Annalisa è bravissima, ma sarà più brava delle sue competitor – come Noemi – uscite dalla scuola dei talent?
Elena: 7. Gioele: 7,5. Jacopo: 6,5

Prima di incontrare Lucio Dalla si chiamava Rosalino Cellamare, poi, per tutti, è diventato
Ron. A 6 anni dalla scomparsa del suo mentore, Ron sale come secondo sul palco dell’Ariston. Canta “Almeno pensami”, un pezzo scritto proprio da Dalla interpretato alla maniera dell’indimenticabile cantautore bolognese.
Elena: 7,5. Gioele: 6. Jacopo: 7

Percussioni sul palco dell’Ariston con i The Kolors. Il frontman Stash picchia sulla grancassa e lancia “Frida”, pezzo rock dedicato a Frida Kahlo. Il brano «rappresenta al meglio la band in questo momento, ci piaceva il paragone con Frida Kahlo, un personaggio che ha risolto i problemi della vita in maniera positiva e con il sorriso», hanno spiegato nei giorni scorsi i vincitori di Amici 2015. E arriva la prima schitarrata del Festival.
Elena: 6. Gioele: 6,5. Jacopo: 6,5

Non è il Max Gazzé leggero e fischiettato di «Il solito sesso» o della hit estiva 2017 «Pezzo di me», ma di certo non delude. Con un arrangiamento avvolgente a base di arpe e archi, il cantautore romano usa il palco dell’Ariston per raccontare al grande pubblico «La leggenda di Cristalda e Pizzomunno». Con un testo non immediatamente comprensibile ma molto intenso, Gazzé fa trionfare il più nazional-popolare dei sentimenti – l’amore: «Ma io ti aspetterò/ Io ti aspetterò /Fosse anche per cent’anni aspetterò /Fosse anche per cent’anni!».
Elena: 7,5. Gioele: 9. Jacopo: 7,5

Dopo le prime esibizioni sarebbe il turno di Laura Pausini, primo ospite in programma per l’edizione di quest’anno. Ma la cantante è bloccata a casa a per un forte mal di gola. La notizia è del pomeriggio, Baglioni illude per un attimo il pubblico facendo credere di essere riuscito ad averla sul palco stasera e la annuncia. Dalle scale del tetro, però, scende di nuovo Fiorello, che in un attimo si riprende la scena. Laura Pausini interviene per telefono e promette di esserci per la serata finale di sabato. Ma l’attenzione del pubblico è tutta per lo showman siciliano. L’Ariston lo acclama e Fiorello improvvisa un duetto con Baglioni sulle note di «E tu». Per il momento, il vero protagonista del Festival è lui.

Ottantatre anni e non sentirli: Ornella Vanoni ha esordito nel mondo della musica negli anni ’50 – quando il Festival è nato -, ma la sua voce non smette di ammaliare. Accompagnata sul palco dagli autori della canzone in gara – Pacifico e Bungaro -, la Vanoni nazionale non fa una sbavatura ed emoziona: «Bisogna imparare ad amarsi in questa vita/ Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita».
Elena: 8. Gioele: 6+. Jacopo: 7,5

C’è ritmo in “Non mi avete fatto niente”, il pezzo della coppia Ermal Meta – Fabrizio Moro. Canzone dura, che tratta il tema del terrorismo e si scaglia contro tutte le «inutili guerre». I due hanno un gran curriculum sanremese (Moro vinse le nuove proposte con “Pensa” nel 2007, Meta terzo e premio della critica l’anno scorso con “Vietato morire”): sono loro i favoriti di questa edizione?
Elena: 7. Gioele: 6,5. Jacopo: 6,5

This is what you are: la canzone che lo ha consacrato la conoscono tutti. Il suo timbro – caldo, cavernoso, profondissimo – gli dà cento punti di vantaggio su tutti, almeno a livello vocale. Mario Biondi potrebbe cantare anche l’elenco del telefono e sarebbe piacevole. Ma il punto è proprio questo: nonostante la raffinata atmosfera swing della sua «Rivedersi» – il pezzo di Biondi non sembra avere quel quid in più che trasforma una canzone ben costruita in una bella canzone.
Elena: 6,5. Gioele: 4,5. Jacopo: 5

I Pooh si sono sciolti definitivamente nel 2016, ma a Sanremo sono presenti eccome. C’è Red Canzian, e ci sono Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, che si esibiscono con «Il segreto del tempo». Entrambi hanno già vinto il Festival, il primo con la band nel ’90 con Uomini soli, il secondo da solista con Storie di tutti i giorni, anno 1982. La canzone di quest’anno ricorda le sonorità dei Pooh, ma forse arrivati al 2018 è un po’ poco.
Elena: 5. Gioele: 4. Jacopo: 4

«Cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette», così Michelle Hunziker presenta con accento romagnolo Lo Stato Sociale. Sono fedeli a loro stessi, ed è già un successo. Dalle magliette con frasi assurde («Voglio un gattino», su quella di Lodo Guenzi) alla parolaccia sdoganata nel ritornello fino all’anziana coreografa: cinque alieni sul palco dell’Ariston. E la sala stampa si scalda…
Elena: 7,5. Gioele: 7. Jacopo: 7,5

Strofa bassissima e una grande esplosione nel ritornello: Noemi torna sul palco dell’Ariston con uno schema già rodato. Funziona ma sa di già visto: suona familiare, ricorda molto «Sono solo parole», la canzone che aveva portato a Sanremo nel 2012. Basterà per conquistare le vette della rotazione radiofonica?
Elena: 7. Gioele: 6,5. Jacopo: 6

Gli anni passano, ma la voce di Enrico Ruggeri non cambia. Con i compagni del liceo Berchet di Milano Silvio Capeccia (tastiera) e Fulvio Muzio (chitarra elettrica) quest’anno torna a Sanremo con i Decibel. «Lettera dal Duca» è una sana dose di rock all’italiana piacevole, che però sa tanto di già sentito.
Elena: 6. Gioele: 5,5. Jacopo: 6

Sarà vero addio o è solo l’ultima delle loro trovate? Ai posteri l’ardua sentenza. Elio e le storie tese danno l’addio ufficiale alla musica con Arrivedorci sul palco dell’Ariston con un abbigliamento a metà tra maharaja e parodia dei Beatles. Una rima atipica-antieconomica-eolica-stitica potevano farla solo loro, ma hanno fatto di meglio.
Elena: 7. Gioele: n.g. Jacopo: 6+

Siciliano, di Modica, classe 1990. Un incontro provvidenziale con Franco Battiato gli cambia la vita e lo introduce nel mondo della musica. Nel 2015 Giovanni Caccamo arriva all’Ariston come nuova proposta. Nel 2018 torna tra i big con «Eterno». È bello e bravo, ma il suo brano, al primo ascolto, non conquista.
Elena: 6. Gioele: 6. Jacopo: 5,5

Nel secondo momento nostalgia dei Pooh che furono, Red Canzian si esibisce con un pezzo rockettoso. C’è grinta ma poca freschezza. E a vederlo da solo, dopo il duo Fogli&Facchinetti, mette un po’ tenerezza. Porta il fiore per le donne vittime di violenza e fa contenta Michelle.
Elena: 5. Gioele: 4,5. Jacopo: 5.

Luca Barbarossa torna al Festival con una canzone orgogliosamente romana: Passame er sale. Sonorità da musica popolare, testo da favola d’amore. Non sarà un capolavoro, ma è una parentesi piacevole tra molte canzoni troppo uguali.
Elena: 5,5. Gioele: 5. Jacopo: 6.

Diodato è giovanissimo ma ha già vinto il premio “Fabrizio De André” per la sua interpretazione di Amore che vieni amore che vai. Il duetto con Roy Paci scivola via bene, dall’inizio intenso con il solo di tromba al crescendo esplosivo delle percussioni: «Dici che torneremo a guardare il cielo?Alzeremo la testa dai cellulari?E dici che troveremo primo o poi il coraggio/Di vivere tutto per davvero?».
Elena: 7.5. Gioele: 8. Jacopo: 7.

E’ la volta di Nina Zilli con «Senza appartenere». Lei è brava, ha un buon timbro, e tiene bene il palco. Peccato che non si capisca se era più confuso chi l’ha vestita o chi gli ha scritto il testo. O forse era la stessa persona.
Elena: 6. Gioele: 6. Jacopo: 5,5

Dopo il lungo break con l’ingresso del cast di “A casa tutti bene”, sulla sala stampa è sceso il torpore. E la canzone di Renzo Rubino non fa nulla per riportare energia. La qualità della voce non si discute, ma il pezzo ha il timbro dell’ennesima ballata sanremese.
Elena: 5. Gioele: 5. Jacopo: 4,5.

La coppia napoletana Avitabile e Servillo sul palco dell’Ariston sembra un po’ aliena. Bravura musicale e interpretativa superiori alla media sanremese potrebbero persino penalizzarli. Ma è anche vero che la canzone che portano in gara non sembra destinata a rimanere nella storia.
Elena: 7,5. Gioele: 6. Jacopo: 7,5.

Il timbro di Francesco Sarcina è inconfondibile. Il pezzo ricorda i primi anni 2000, i tempi di Dedicato a te e Vieni da me. E così, il ritorno delle Vibrazioni a Sanremo, dopo la reunion dello scorso anno, funziona. Portano un po’ di movimento e un po’ di freschezza in un festival ancora troppo sanremese.
Elena: 6. Gioele: 6,5. Jacopo: 6,5.

E all’una di notte arriva la prima classifica di questa 68° edizione. Secondo i voti della giuria demoscopica (300 spettatori rappresentativi della popolazione italiana), i migliori sono stati Ron, Gazzé, Lo Stato Sociale, Annalisa, Noemi, Zilli e Moro-Meta. Nella fascia intermedia Elio e le storie tese, deludenti. Male gli ex Pooh e Ruggeri con i Decibel.