Nonostante le polemiche o forse grazie a esse il Festival di Sanremo continua a ottenere risultati molto positivi. Durante la quarta serata è stato raggiunto il 53,3% di share e 9 milioni 504 mila spettatori. Risultati che non venivano raggiunti dal 1999. Altro record è la prima volta di un ritiro di un artista in gara, in questo caso il duo Morgan – Bugo. Premiate le giovani promesse.

Attesa tra le polemiche – Grande attesa per la finale, favoriti Diodato con il brano “Fai rumore”, Gabbani con “Viceversa” e i Pinguini tattici nucleari con “Ringo Starr”, al momento in cima alla classifica. In attesa di conoscere il vincitore della 70esima edizione, è superata la polemica tra Fiorello e Tiziano Ferro dopo il bacio tra i due. «C’è stata una campagna d’odio nei miei confronti. Credeva fosse una cosa divertente, ma non lo era. Da lì è scaturita una cosa più pesante», sottolinea lo showman siciliano. Ma i due si conoscono da 25 anni e, dopo un chiarimento, l’incomprensione è rientrata. Entrambi saranno presenti alla serata finale, così come le assistenti di Amadeus: Sabrina Salerno, Diletta Leotta, Mara Venier e Francesca Sofia Novello. Verrà presentato il cast del film “La mia banda suona il pop”: attesi Christian De Sica, Diego Abatantuono, Massimo Ghini e Angela Finocchiaro. Previsti come ospiti l’attrice Cristiana Capotondi, Edoardo Pesce e i cantanti Biaggio Antonacci, Wilma De Angelis e il gruppo musicale cubano Gente de Zona. Continua, invece, la polemica tra Morgan e Bugo che sono stati squalificati dal Festival e non saranno più sul palco. Inoltre durante la quarta serata era uscito sui social un post nel quale veniva annunciata la vittoria di Tecla come giovane promessa. Si trattava di un errore della grafica. Erano state preparate entrambe le card, ma per sbaglio è stata pubblicata quella della cantante 16enne.

Le giovani promesse – Escono di scena gli esordienti, eccetto Leo Gassmann. «Felice di aver reso orgoglioso mio padre, ma mi sono promesso di continuare a fare la mia vita. Lunedì alle 8.30 sarò a lezione all’università», racconta il vincitore della categoria giovani che si esibirà durante la serata finale. Nel suo brano “Vai bene così” c’è una dedica a Nelson Mandela perché è contro la guerra e a favore della lotta all’apartheid. Aggiunge che: «Bisogna puntare a unire la cultura italiana a quella africana e stare uniti per abbattere gli stereotipi. La nostra generazione deve cambiare. Dobbiamo lasciare il mondo migliore rispetto a quello che ci è stato dato». Oltre a lui, sono stati premiati Tecla e gli Eugenio in Via di Gioia, che ottengono rispettivamente il premio Enzo Jannacci per la migliore interpretazione e il premio della Critica Mia Martini. Tutti faranno un tour in giro per l’Europa e Tecla, entusiasta, evidenzia che: «Sarà un’esperienza nuova, conosceremo luoghi e persone». Tutti e tre sarebbero onorati di partecipare tra i big all’edizione del Festival del prossimo anno. Gli Eugenii (come sono chiamati dai loro fan), fedeli alla loro sensibilità ambientalista, hanno idee precise: «Vorremmo rinnovare una serie di attività. Eliminare la plastica dalla scena e vedere tutti gli artisti arrivare in bicicletta all’Ariston». Gli autori del brano “Tsunami” vorrebbero che le persone partissero dal formarsi per andare all’informarsi e annunciano che la foresta per la quale hanno raccolto dei fondi verrà piantumata ad aprile vicino Trento.