Una nave “quarantena” dove accogliere il pubblico e tenerlo in sicurezza. È questa l’ipotesi a cui si sta lavorando per la 71esima edizione del Festival di Sanremo, che si svolgerà dal 2 al 6 marzo. Lo ha confermato il conduttore e direttore artistico Amadeus, intervistato a Non Stop News su Rtl 102.5, spiegando come procede l’organizzazione della kermesse su cui incombono dubbi e incertezze, vista la situazione critica per la pandemia da Sars-Cov-2.

La nave – In un momento in cui l’Italia sta affrontando la paura per una potenziale terza ondata pandemica, il conduttore propone una soluzione particolare che garantirebbe la sicurezza di tutti i partecipanti: una nave. «L’idea è creare una bolla per mettere in sicurezza 500 persone e consentire loro di potere essere presenti all’Ariston», ha detto Amadeus, specificando che «devono essere sempre le stesse, non avere contatti con nessuno, magari alcune di loro anche vaccinate, al di là dei tamponi quotidiani che faremo». Speranzoso ed entusiasta, il direttore artistico ha persuaso i presenti, spiegando che le persone verrebbero «portate su una nave bellissima su cui trascorrere una settimana di vacanza, portate a terra in pulmini di massimo venti persone e poi riportate sulla nave dopo la serata».

Le date e il pubblico – «Per me la data deve essere dal 2 al 6 marzo», ha annunciato Amadeus, auspicando un Sanremo «più normale possibile», in cui ognuno, dalla Rai ai tecnici, lavori alacremente per soddisfare le aspettative del pubblico. D’altra parte, dal 1951 il Festival è un appuntamento televisivo che attrae milioni di italiani, tanto da diventare una vera e propria istituzione nell’immaginario collettivo. Ed è proprio il pubblico un altro tema su cui si sofferma: «La musica non la puoi fare in un luogo vuoto!». Sanremo senza gli applausi, i fischi e le risate della platea sarebbe una messinscena triste e lontana anni luce dalle serate che da più di 70 anni tengono attaccati allo schermo i telespettatori.

Gli ospiti – Mantenendo un tono determinato, il conduttore ha rivelato che «sarà un Sanremo affollato di grandi artisti». Ma non ha specificato quali. Alla categoria dei desideri appartengono gli Abba, lo storico gruppo svedese. Portarli sul palco dell’Ariston sarebbe una mossa vincente, «del resto, i sogni son desideri». Pochi nomi, tanta suspense, ma i conduttori del programma radiofonico sono riusciti a strappargli qualche informazione in più. È il caso di Achille Lauro, rapper, cantautore e produttore discografico. Presenza fissa nel cast del festival dal 2018, il cantante «proporrà cinque quadri artistici che faranno un percorso nella musica e nel tempo: in questi giorni ne stiamo parlando, ci sono cinque idee fortissime, momenti di vero e proprio spettacolo. È un artista veramente completo, mi piace molto».

Ibrahimovic? Lo dò a Fiorello – Zlatan Ibrahimovic, ha poi detto Amadeus, «è un personaggio incredibile, dal grande carisma, un personaggio trasversale che appartiene al calcio mondiale ma è anche molto simpatico. Cosa farà? non lo so, non lo sa lui, non lo sa nessuno. Probabilmente lo affido anche a Fiorello, che mi ha detto: ‘Ho delle idee su Ibrahimovic ma non te le dico’».