42672e14f00e996868abc52a5f6b8c3d-kkLB-U14062614414672C-620x349@Gazzetta-Web_articoloBisogna ammetterlo: la seconda serata è decisamente più sbottonata di martedì. Il dosaggio è ben congegnato da Carlo Conti, con il giusto mix di musica, sorrisi e riflessioni. I due personaggi della serata si riconoscono sin dall’inizio: al primo posto Ezio Bosso, pianista e compositore malato di Sla. Dietro le quinte aveva detto a Carlo Conti: «Tu sei pazzo ad avermi invitato». E invece ha lasciato senza parole il pubblico, dando voce con poche e sofferte parole alla poesia di chi ha un mondo dentro. Quando comincia a suonare il pianoforte il pubblico ammutolisce. «La musica come la vita si può fare in un solo modo: insieme». In secondo luogo, per motivi diversi, Virginia Raffaeli, la cui imitazione di Carla Fracci ha registrato il record di applausi e l’appoggio incondizionato della comunità social. Il ruolo di “peggiore in scena” se lo aggiudica nuovamente Gabriel Garko, che “ha sceso le scale” e strizzato l’occhio come un ammiccante Tonio Fortebracci qualsiasi.

Tra gli altri ospiti Eros Ramazzotti, in versione “Pausini della seconda serata”, non pare aver riscosso lo stesso successo della cantante emiliana. Flop l’aver dedicato all’attuale moglie “Più bella cosa non c’è”, che aveva scritto per Michelle Hunziker. Incantevole Nicole Kidman che si presta però a un’intervista non troppo brillante. Il momento più alto è quando canticchia “Senza una donna” di Zucchero e parla dell’Italia: «La mia città preferita è Firenze. Anche Roma», ricordando un po’ il personaggio di Isabel Archer in “Ritratto di Signora”. Infine Nino Frassica, che ambisce a diventare l’ospite che ha cambiato più giacche della storia del festival. Il siparietto con Gabriel Garko è esilarante per il pubblico che poi, quando meno se lo aspetta, si trova spaesato ad ascoltare “A mare si gioca”. Una poesia che, con note delicate che richiamano il folk mediterraneo e il sirtaki, ricorda la tragedia dei migranti negli occhi dei bambini.

Tra i cantanti, in media anonimi, spicca l’eleganza indiscussa di Patty Pravo (che ha il merito involontario di aver riportato sul palco Beppe Vessicchio) e l’originalità fuori concorso di Elio e le  storie tese. Ancora indefiniti Zero Assoluto e Neffa, che pagano pegno al televoto e finiscono in zona rossa con Dolcenera e Alessio Bernabei (che va a fare compagnia all’ex band Dear Jack).La doppia sfida delle quattro nuove proposte ha visto confrontarsi Chiara dello Iacovo che, capello corto a maschietto, con la brillante “Introverso” ha battuto “N.E.G.R.A.” di Cecile. E Irama con “Cosa resterà”, rap che mescola le sonorità soul, che è stato sconfitto da “Odio le favole” di Ermal Meta.

Ultima notazione: stasera la bandiera arcobaleno si è rimpicciolita. Stavolta l’hanno esibita “solo” Ramazzotti e Scanu al microfono, e Patty Pravo al bracciale.

Angelica D’Errico, Elisabetta Invernizzi