Da dove viene questa canzone che canterai stasera, e soprattutto quanto sei legato a “Rose Viola”?
Gli voglio proprio bene a questa canzone, tantissimo. E ci sono molto legato perché mi piace che sia stata una cosa assolutamente spontanea ad arrivare al Festival. Infatti nasce in un pomeriggio molto semplice dove stava scorrendo una musica di sottofondo e ho pensato di scrivere questo brano. Gli voglio particolarmente bene perché alla fine chiude il cerchio…con l’idea che la verità in fondo in fondo vince sempre.

È una canzone molto sensuale, ti sei ispirato a qualcuno in particolare o è un sentimento che volevi esprimere perché fa parte di te?
No, la sensualità fa parte di me e credo che debba passare in modo elegante anche attraverso la musica. Poi le mie influenze musicali riprendono principalmente la musica rithm’n blues, il soul e quindi si tratta di tutte musiche da ballo lento, da star molto vicini. Più che altro parlando dal punto di vista di una donna, nel brano, credevo che la sensualità fosse una componente importante da inserire.

E ti sei sentito a tuo agio in questa “missione”?
Si. È una missione autoriale non facile, soprattutto per un maschio mettersi nei panni di una donna. Però credo che ribaltare la prospettiva fosse sicuramente più stimolante per me. Il racconto lo faccio spesso e volentieri su di me, e farlo da un’altra prospettiva iniziava a diventare più interessante altrimenti sarei caduto in cose stereotipate.