Gli ascolti della prima serata non sono stati entusiasmanti ma l’ottimismo ai piani alti del festival di Sanremo continua a essere alto. Se il direttore «dirottatore» artistico Claudio Baglioni parla di un inevitabile «rodaggio», per la direttrice di Rai1 Teresa De Santis, quello ottenuto il 5 febbraio è stato «uno dei migliori risultati degli ultimi cinque anni, in linea con le aspettative». Vediamo i numeri: il debutto ha ottenuto il 49,5% di share ed è stato visto da 10.086.000 spettatori, un milione e seicentomila in meno dell’edizione 2018. Ma i vertici della manifestazione si consolano con il ruolo assunto dal web, con l’aumento dello streaming e un elevato traffico sui social con 2 milioni e 800 mila interazioni su Facebook, Instagram e Twitter.

Giovani e donne – «Anche se il risultato dello share è due punti e mezzo in meno della direzione di Claudio del 2016 – ha detto ancora De Santis durante la conferenza stampa sulla lunga serata iniziale – siamo molto soddisfatti. C’è stato un record di ascolto sui giovani con share femminile con una media del 62,7%».  Le scelte artistiche, insomma, sembrano essere state decisive nel favorire un pronunciato cambio di rotta generazionale: «Il risultato ci premia moltissimo sull’ascolto di fasce di pubblico che Rai 1 non intercetta più da tanti anni – ha aggiunto De Santis – Una tendenza di questo tipo rientra nel mio piano editoriale».

CriticheTracce Trap, Rap e Hindie insieme a La vecchia fattoria e alla Famiglia Addams: il festival del cambiamento e dell’armonia non è stato immune dalle critiche di una parte dei commentatori. Doveva essere un’edizione rivolta ai giovani e la risposta del pubblico lo ha appunto  confermato. Ma certe scelte artistiche hanno destato perplessità. Il numero più discusso è stato la rivisitazione del Quartetto Cetra, l’indimenticato gruppo canoro guidato da Virgilio Savona famosissimo negli Anni ’60 ma non proprio l’ultimo grido in fatto di modernità. I tre “Claudi” Bisio, Baglioni e Santamaria e Virginia Raffaele si sono esibiti in una performance de La vecchia fattoria, cavallo di battaglia dei Cetra. «Ma credete davvero che ai giovani laureati sia piaciuto?», l’obiezione posta in sala stampa al Teatro Ariston. «In sala c’era mio figlio che ha vent’anni – ha risposto Bisio – e non è mai venuto a vedermi a teatro. A lui, il quartetto Cetra è piaciuto, ed è stata una vittoria personale». Picchi d’ascolto registrati con i duetti: più di 15 milioni per il passaggio di testimone padre-figlio targato Bocelli, e per la coppia Baglioni e Giorgia.

Gaffe – Durante la rima serata non sono mancati gli scivoloni: da Bisio che “fa ciao” con la mano ad Andrea Bocelli, al bisogno fisiologico del pianista di Patty Pravo e Briga che ha fatto tardare l’esibizione. Per non parlare del saluto di Virginia Raffaele rivolto ai Casamonica. Un grazie particolare è invece andato alla giacca damascata e luccicante di Claudio Bisio, trending topic sui social: «Volevamo assicurare che nessun divano è stato distrutto per creare la giacca di Claudio», il commento a caldo della direttrice De Santis.

Seconda Serata – Nella puntata numero due della kermesse si esibiranno solo dodici artisti: Achille Lauro, Arisa, Loredana Bertè, Shade e Carta, Ex-Otago, Einar, Ghemon, Il Volo, Nek, Negrita, Daniele Silvestri e Paola Turci. Attesi anche ospiti d’eccezione: Fiorella Mannoia, Michelle Hunziker, Marco Mengoni, Laura Chiatti, Michele Riondino, Pippo Baudo, Pio e Amedeo. Per ribadire la vena italo-internazionale del Festival spazio a  Eros Ramazzotti e Riccardo Cocciante. Ci sarà anche un momento dedicato a Pino Daniele.