Merttdì è andata bene, mercoledì è andata meglio. La seconda serata del Festival di Sanremo convince: 11 milioni 320 mila le persone incollate allo schermo della tv la sera del 2 febbraio. Lo share schizza al 55,8%. La puntata condotta da Amadeus e Lorena Cesarini batte così ogni record e ritocca il 54% del giorno prima. Secondo TrueNumbers il direttore artistico fa meglio dell’anno scorso e meglio dal 1995, anno in cui il Festival ha catalizzato il 66,42% dei telespettatori. Dopo 21 anni, l’Ariston ha potuto riascoltare la voce di Elisa che con O forse sei tu domina la classifica provvisoria, seguita dal duetto di Mahmood e Blanco. Chiude la fila dei 25 Ana Mena: il sound neomelodico non attecchisce, nè in teatro nè a casa. Annunciati ufficialmente i conduttori dell’Eurovision Song Contest che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio. Il trittico è composto da Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan.
Checco Zalone convince con riserva – Unanime il giudizio della stampa sul super e attesissimo ospite Checco Zalone. Il comico pugliese ha citato tutti i vizi dell’italiano medio: transfobia, propensione alla lamentela e manie di protagonismo. L’Ariston si è piegato in due dalle risate grazie alla parabola ascendente costruita iniziando dalla favola di “Oreste la trans” di cui si innamora il principe calabrese, passando per il trapper Ragadi, per finire con il virologo- cantante cugino di Albano Carrisi. Ma se Renato Franco sul Corriere della sera definisce la sua apparizione sul palco «una strepitosa lettura della società con il codice universale del divertimento», sui social tira un’aria diversa. «Una risata ci seppellirà». Apre così un post Instagram la scrittrice e divulgatrice femminista Carlotta Vagnoli che prosegue: «Mi chiedo perché si sia scelto di criticare l’ipocrisia del rinomato italiano medio rendendo macchietta persone trans e sex workers, scimmiottando l’accento brasiliano e non, invece, prendendo apertamente di mira la famiglia tradizionale». Le fa eco l’ex deputata Vladimir Luxuria che ad Adnkronos definisce la performance di Zalone come «un po’ scarsa» perché «una trans si può cercare anche in un locale, in un luogo di lavoro, su un autobus – spiega – non è che per avere un contatto con una trans si debba per forza andare nel vicoletto buio».
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Cesarini e il razzismo – «Ho scoperto di non essere italiana come tutti gli altri». Lorena Cesarini ha 34 anni, ha una laurea in storia contemporanea e di mestiere fa l’attrice. È lei la co-conduttrice della seconda serata che ha scosso l’Ariston parlando di razzismo. Sua madre è senegalese, lei ha la pelle scura. Ha raccontato la diversità vissuta come una condanna: «Per alcuni il colore della mia pelle è un problema, al punto che hanno voluto dirlo a tutti». Legge i commenti social e cala il silenzio. «Non se lo merita l’hanno chiamata lì perché è nera», «È arrivata l’extracomunitaria», oltre a «Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori». Selvaggia Lucarelli non subisce l’incantesimo del politically correct e su Domani attacca: «Ha esordito ringraziando l’uomo che l’ha scelta, quel magnanimo di Amadeus che, pensate, le è apparso all’improvviso il primo gennaio, come una specie di Dio Giano, per comunicarle che lei, proprio lei era una delle prescelte». Un monologo che per l’opinionista ha il sapore del vittimismo che alla fine l’ha trasformata non in «chi combatte, ma in chi soccombe».
Il programma di stasera – La terza serata vedrà sul palco Roberto Saviano. Lo scrittore terrà un discorso in memoria dei magistrati Falcone e Borsellino, vittime della mafia. Poi Cesare Cremonini che festeggia i vent’anni di carriera. Sarà sicuramente una serata molto lunga poiché dovranno esibirsi tutti i 25 cantanti in gara. In collegamento dalla Costa Toscana ci saranno invece i Coma_Cose, coppia rivelazione di Sanremo 2021. Ad affiancare nella conduzione Amadeus, ci sarà invece l’attrice Drusilla Foer.