Vestito da maratoneta arriva correndo Gianni Morandi e si apre così la quarta serata del Festival.Si sta allenando per l’imminente tournée, dice. Amadeus nel frattempo cerca una giacca per il co-conduttore, perché presentare i cantanti in quel modo «è contro il protocollo».

I primi cantanti in gara – La prima a esibirsi è Ariete, con Centro di Gravità Permanente di Battiato. Visibilmente emozionata, ma vocalmente più sicura rispetto alle serate precedenti. Ad affiancarla, Sangiovanni. Gli errori di intonazione non sono pochi, ma la complicità tra i due risolleva la performance.
Segue Will che si fa accompagnare da un habitué del Festival, Michele Zarrillo, la cui storia sul palco dell’Ariston è iniziata nel 1981. I due cantano Cinque Giorni, il duetto è emozionante e l’esperienza del cantautore italiano non penalizza il giovane in gara. «Dobbiamo indignarci quando la democrazia e i diritti umani non vengono difesi», queste le parole di Zarrillo prima di lasciare il palco.
L’ecopelliccia gialla di Elodie è uno dei capi più azzeccati di tutte le serate. Una performance insolita per l’artista, che si fa accompagnare dalla rapper Big Mama. Scatenata, la concorrente ruba una borsetta tra il pubblico, a emulazione di Piero Pelù, con punti assicurati per il Fantasanremo. Impertinenti e sensuali, impossibile non divertirsi.

Il premio e la co-conduttrice – Il sipario si alza su Peppino di Capri, a cui viene conferito il premio Città di Sanremo alla carriera. Lo stile intramontabile e il pianoforte a coda sottolineano il suo essere un uomo d’altri tempi. Bastano le prime note di Champagne per far cantare tutto il pubblico. «Cameriere, Champagne!» ed è standing ovation.
È il turno della co-conduttrice Chiara Francini, il cui ingresso è insolito. Si fa trovare a sorpresa tra il pubblico, «mi godo il Festival», dice. Poi sale sul palco, ma torna dietro le quinte per prepararsi a fare la scalinata.

Cuccarini e Ramazzotti – Entra il quarto artista in gara. L’outfit di Olly ricorda un giocatore di bowling americano. Con lui Lorella Cuccarini, bellissima e scatenata, ma il suo contributo vocale è davvero minimo. L’esibizione con autotune su La Notte Vola non convince appieno.
Ultimo immancabilmente al piano, sulle note di Adesso Tu accompagna l’ingresso di Eros Ramazzotti. Sull’attacco di Un’Emozione per Sempre, Eros dimentica le parole, ma la situazione si risolve istantaneamente, persino Ultimo sorride.
Chiara Francini affronta finalmente la scalinata, facendosi aiutare dai conduttori. L’abito ha un bel taglio, la valorizza, manicotti a parte.
Torna sul palco Emma Marrone con Laura Marzadori, primo violino della Scala, ad accompagnare Lazza. Il brano è La Fine di Nesli, diventato famoso per l’interpretazione di Tiziano Ferro. Emma si sente a casa, come chi ha conquistato negli anni una vittoria e una co-conduzione. Lazza conclude un’esibizione un po’ sottotono tra l’orchestra, suonando al pianoforte.

Antonacci e Salmo – Tananai porta sul palco un tormentone del 2005: Vorrei Cantare Come Biagio Antonacci, scritto da quest’ultimo insieme a Simone Cristicchi. Don Joe (Club Dogo) accompagna il concorrente e, a sorpresa, entra Biagio Antonacci. I look di Tananai sono uno più azzeccato dell’altro. I due concludono l’esibizione cantando uno dei brani più famosi del cantautore, Sognami. In effetti, ci fanno sognare tanto da dimenticarci la presenza di Don Joe.
A seguire Shari, in difficoltà in classifica, si fa accompagnare da uno dei re del rap italiano, Salmo. I due omaggiano Zucchero, con Diavolo in Me. Alla fine dell’esibizione il rapper scherzosamente regala ad Amadeus un microfono, per sopperire al danno fatto durante la prima serata: un tuffo in piscina con il microfono in mano, inevitabilmente distrutto.

 

Il ritorno del maestro Vessicchio – Il pubblico in visibilio per una delle pietre miliari del festival, Beppe Vessicchio. Ad affiancarlo nella direzione, Enrico Melozzi. Arisa accanto a Grignani canta Destinazione Paradiso. Il confronto delle due voci non regge. Il tandem che funziona di più è quello dei due direttori d’orchestra. Arisa tra il pubblico porge il microfono a Stefano Coletta, direttore di Rai Uno, ma lui scuote la testa e si rifiuta di cantare. La cantautrice alla fine della performance ridendo dice «abbiamo fatto un casino, Gianluca», poi lo ringrazia per la sua voglia di vivere. Salta all’occhio il fatto che Arisa indossasse lo stesso abito Rick Owens della prima violinista esibitasi poco prima insieme a Lazza.

Il monologo – Inquadratura sul pubblico, dove seduto c’è Amadeus. Il conduttore legge un monologo. Sono le parole di Egea Haffner, raccolte nel libro La Bambina con la Valigia. Il 10 febbraio è la giornata del ricordo della tragedia delle foibe. Il monologo è breve, ma efficace, perché pone, in prima serata, l’accento su fatto storico spesso poco ricordato.

Il palco di Piazza Colombo e la gara – È il momento della Rappresentate di Lista. Il duo si esibisce in Piazza Colombo con il look eclettico che li contraddistingue. È un’esplosione. Il pubblico non vedeva l’ora di riascoltare il pezzo portato dagli artisti sul palco dell’Ariston a Sanremo 2022. Ciao, ciao è il tormentone di cui non ci stancheremo mai.  Prosegue la gara all’interno del teatro. L’armonica a bocca ci ricorda che è arrivato il momento di Edoardo Bennato. Lui e Leo Gassman, accompagnati dai violini del Quartetto Flegreo, portano un medley del cantautore napoletano. Vecchia e nuova generazione si confrontano. Prima L’Isola che non c’è, poi Il Rock di Capitano Uncino. I due si divertono e la commistione di voci è perfetta.
Gianni Morandi annuncia il gruppo più amato del rap/pop italiano, che si esibisce con un amico: Fedez. Italiano Medio, Domani Smetto, Spirale Ovale, Gente che Spera, Voglio Volume, Ohi Maria sono alcuni dei brani storici cantati. L’appello alla Presidente del consiglio: «Giorgia, legalizzala» in pieno stile Articolo 31. Il ritorno che ci aspettavamo, la leggerezza di cui avevamo bisogno.

Elisa e Carla Bruni – Lezione di canto sul palco. Elisa e Giorgia incantano con due loro grandi classici: Luce (tramonti a Nord-Est) e Di Sole e d’Azzurro. Strana la scelta del megafono di Elisa, forse un richiamo alle esibizioni di Giusy Ferreri dell’anno scorso? Giorgia ha trovato il proprio colore: il blu le dona, sicuramente di più del total black della sera prima. Standing ovation per una perfomance da brividi. Oggi come nel 2001, le due meritano il podio.
Colapesce e Dimartino si fanno affiancare da Carla Bruni. Icona di stile, sì, ma un po’ incerta vocalmente. L’esibizione sulle note di Azzurro di Celentano è un po’ sciapa, forse vittima del confronto con i due artisti precedenti.

La serie – Carolina Crescentini in versione “fata Turchina” scende le scale con il cast della serie Mare Fuori, serie in onda dal 15 febbraio su Rai Due. L’attrice coglie l’occasione della diretta per fare gli auguri alla mamma.
Secondo abito per Chiara Francini. Lo stile Jessica Rabbit le si addice di più del primo. «Sei stupenda, con tutte le curve giuste», sottolinea Gianni Morandi.

La gara continua – I Cugini di Campagna con un outfit scintillante riportano sul palco La Forza della Vita con il suo autore e interprete Paolo Vallesi. Intensi e convincenti. Momento karaoke con l’intramontabile Anima Mia. Il look dei Cugini e i loro pantaloni olografici, come sempre, fanno sognare.
È il turno dei Kindom Quire, coro gospel che accompagna Marco Mengoni. Una performance quasi spirituale che trasforma il “Let it be” in un vero e proprio mantra. Marco sfodera finalmente la sua “maglia metallica” di cui parla nel brano in gara. Il bianco gli dona decisamente di più rispetto agli abiti in pelle nera Versace. È standing ovation.

La nave – Sul palco della Costa Smeralda ci sono Takagi e Ketra. Un medley dei loro più grandi successi ci riporta alle feste d’estate, a partire da Roma-Bangkok, di Giusy Ferreri e Baby K, il più grande tormentone italiano degli ultimi dieci anni. Il pool party a febbraio un po’ fuori contesto.
Ritorno in teatro con gIANMARIA, che si esibisce con Manuel Agnelli. Il frontman degli Afterhours inizia al pianoforte per poi imbracciare la chitarra elettrica. L’unione, sulla carta azzardata, tra uno dei rocker indie italiani più importanti e un interprete esordiente, è esplosiva. I look semplici, ma d’effetto.
Tocca a Mr. Rain, forse ancora emozionato dall’inaspettato quinto posto della classifica generale. Parte incerto vocalmente e l’ingresso di Fasma non migliora la situazione. L’autotune rovina un brano iconico dei Lunapop. Mr. Rain conserva il suo stile sull’outfit, il bomber gli rende giustizia.

Madame e la prima dei Baustelle – Un vestito bianco in stile country quello di Madame, azzeccato come nelle precedenti serate. Il disegno sull’abito richiama forse quello della Ferragni, che tanto ha fatto discutere. L’interpretazione di De André è all’altezza, ma il contributo del rapper Izi che la accompagna è quasi zero.
I Coma_Cose si esibiscono con i Baustelle, storica band indie italiana per la prima sul palco del Festival. La scelta del brano è insolita e funziona proprio per questo. Sarà Perché Ti Amo e di amore, soprattutto dopo l’annuncio del matrimonio tra i due concorrenti, ce n’è parecchio.

Amadeus influencer – A sorpresa, salgono sul palco Andrea Delogu e Jody Cecchetto, conduttori del Prima Festival. Vogliono festeggiare il milione di follower che il profilo Instagram di Amadeus ha raggiunto in soli quattro gironi. Scattano un selfie e annunciano il duetto seguente.
Rosa Chemical e Rose Villain portano sul palco America, uno dei primi successi di Gianna Nannini. Trasgressivi ed espliciti come il testo, con una grande carica sensuale. L’esibizione funziona, è un inno alla libertà, «viva l’amore e viva il sesso», queste le parole dell’artista prima di lasciare la scena. In mano Chemical ha un sex toy per rendere omaggio alla copertina dell’album Californa della Nannini, in cui la Statua della Libertà stringe un vibratore.
Momento nostalgia anni 2000. Il pubblico canta Vieni da Me insieme alle Vibrazioni e i Modà. L’incontro tra le due band funziona.

Vasco e Anna Oxa – Levante si esibisce insieme a un amico: Renzo Rubino, che, come ha raccontato la concorrente in conferenza stampa, alla proposta di duettare avrebbe inizialmente risposto: «forse è meglio se chiedi a un vero pianista». Il brano di Vasco che i due portano sul palco, Vivere, ricorda il titolo della canzone in gara, Vivo, e celebra la voglia di ricominciare dell’artista, che ha da poco superato la depressione post partum. Il look di Levante convince di più di quello della sera precedente.
È Iljard Shaba ad accompagnare Anna Oxa con il violoncello. Un’Emozione da Poco, sua storica hit, è interpretata con la vocalità potente che contraddistingue l’artista, ma il look non convince.

Interruzione e altri duetti – Il gruppo comico degli Autogol interrompe la gara. L’argomento è sempre quello: la pagina Instagram di Amadeus. La loro imitazione di Zlatan Ibrahimovich non è molto azzeccata e non migliora di molto quella di Allegri. Evitabile.
L’ultimo in classifica, Sethu entra sul palco in compagnia dei Bnkr 44 vestiti in total white. Portano un inno generazionale: Charlie fa Surf dei Baustelle. La strofa riscritta non è all’altezza del resto del pezzo. L’interpretazione del concorrente è buona, meno quella del gruppo. Sethu regala ad Amadeus un souvenir da parte di Fiorello: un grembiule da cucina.
Un completo in stile Frozen sancisce l’ingresso di Lda, ma non gli rende molta giustizia. Il brano che porta ha fatto la storia della musica leggera come il suo autore: Oggi Sono Io di Alex Britti. Famosa è la versione di Mina. Il giovane concorrente non regge il confronto con Britti, particolarmente in forma a livello vocale.

Il saluto a Gigi Dag – Amadeus e Gianni Morandi approfittano per salutare Gigi d’Agostino, dj italiano di fama europea e autore del brano seguente, ammalato da qualche anno. L’esibizione di Mara Sattei e Noemi è un momento di festa, ma resta un’ombra di malinconia. Il gioco di squadra, vocalmente, funziona. Alla fine dell’esibizione le due artiste mostrano un tatuaggio appena fatto dedicato al dj.
In collegamento Fiorello, ormai accampato in Via Asiago a Roma, scherza con l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes «io confidenzialmente lo chiamo Ad».

Gli ultimi duetti – Otto canzoni raccolte in un medley, quello di Paola & Chiara che celebrano i loro più grandi successi insieme ai dj Merk & Kremont. Festival con la base di Hung Up di Madonna fa ballare tutti anche se ormai è l’una e venti. Perfetto il ritmo di I Will Survive su Viva el Amor.
È l’ora del terzo abito di Chiara Francini, che non convince, non si sentiva la mancanza dei tempi della Sweet Years.
Ultimi ad esibirsi, i Colla Zio, che in denim funzionano di più rispetto ai outfit caotici delle serate precedenti. Accanto a loro Ditonellapiaga, in gara lo scorso anno con la Rettore. L’artista  sfoggia un look fashion che la valorizza. La versione di Salirò convince più del brano in gara. Carina anche la coreografia, che chiude la festa della quarta serata.

Il monologo della co-conduttrice – Dopo un grande momento di hype musicale, arriva il monologo di Chiara Francini. «Quando qualcuna ti dice di essere incinta e tu non lo sei mai stata, qualcosa ti esplode dentro, ma devi festeggiare». Francini pone l’accento sulle difficoltà di una donna senza figli, parla di chi non è sicura di volerne, di chi li desidera, ma ha paura di annientarsi. L’intervento è toccante, il tema delicato e l’interpretazione autentica.

Il vincitore e la classifica finale – Entra sul palco Mengoni per ritirare il premio della serata delle cover, la lanterna di Carpo Ligure, simbolo di Genova. La serata si chiude con un bis del cantante insieme al coro gospel Kingdom Choir. Prima di chiudere la serata, Amadeus annuncia la classifica generale aggiornata. Al primo posto si conferma Marco Mengoni, marcato stretto da Ultimo in seconda posizione, chiude il podio Lazza. Sethu resta sempre all’ultimo posto.