Il film comincia con una lunga carrellata di volti, negozi, strade e ragazzi che giocano a basket. In sottofondo Bruce Springsteen canta “Streets of Philadelphia”, una malinconica ballata che allude alla perdita degli amici a causa dell’Aids. Diciannove anni la vittoria dell’Oscar per la migliore canzone (del film “Philadelphia”, appunto), “Streets of Philadelphia” torna nei negozi come traccia numero 12 di Collection: 1973-2012 (Sony), la raccolta dei 18 più grandi successi del Boss. L’album esce a poco più di un mese dell’arrivo in Italia del cantautore born in the U. S. A. e verrà pubblicato esclusivamente dove farà tappa il suo nuovo tour. Nel nostro paese sono in programma quattro concerti con la E Street Band tra maggio e luglio: il 23 a Napoli, il 31 a Padova, il 3 giugno a Milano e l’11 luglio a Roma.
Collection: 1973-2012 contiene le versioni rimasterizzate nel 2010 di “Badlands” e “The Promise Land” e altri grandi successi come “Atlantic City” del 1982 e “Brilliant Disguise” del 1987, insieme a “Tunnel of Love”, “Human Touch” e “The Ghost Of Tom Joad”, quest’ultima dedicata ai temi dell’emigrazione e dello sfruttamento. Non poteva poi mancare “Working On A Dream”, il brano che Springsteen eseguì per la prima volta nel 2008 a Cleveland per la prima campagna presidenziale di Obama. “We Take Care Of Our Home” e “Wrecking Ball” chiudono il cd, entrambe tratte dall’ultimo album Wrecking Ball, uscito lo scorso anno, che ha debuttato al numero uno delle classifiche di ben 14 paesi. “Born to run” e “Born in the U. S. A.” si trovano rispettivamente come terzo e ottavo brano del disco.
Lucia Maffei