Da quando è uscito nei cinema americani, lo scorso 10 novembre, “Assassinio sull’Orient Express” ha già incassato 200 milioni di dollari. Un successo annunciato per il film tratto dal giallo di Agatha Christie, che esce il 30 novembre nelle sale italiane. Grande attesa per vedere all’opera il cast stellare: sul treno che va da Istanbul a Londra siedono tutti insieme Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penelope Cruz, Judi Dench e altri volti noti di Hollywood. Il protagonista indiscusso è Kenneth Branagh, regista oltre che attore principale nei panni dell’infallibile ispettore Hercule Poirot.

La trama – «Poirot deve avere i baffi più maestosi dell’Inghilterra tutta», aveva detto Agatha Christie in persona, commentando la prima interpretazione dell’ispettore sul grande schermo. Nel 1974 fu Sidney Lumet a dirigere la prima versione del film, e Albert Finney a interpretare Poirot. Si celebravano i 40 anni dall’uscita del romanzo, pubblicato (e ambientato) nel 1934. Alla prima del film partecipò anche la Regina Elisabetta, otlre alla stessa Agatha Christie: sarebbe morta due anni più tardi, nel 1976, e quella fu la sua ultima apparizione in pubblico. Memore del commento della scrittrice, Branagh porta baffi smisurati che fremono in mezzo alla neve delle Alpi svizzere, dove sono state girate alcune scene del film. Per produrlo, con la sceneggiatura scritta da Michael Green, sono stati spesi 55 milioni di dollari, già ampiamente ripagati dalle entrate. La trama è fedele al romanzo: sul diretto partito dalla Turchia verso l’Inghilterra viaggiano Poirot, il magante americano Ratchett e altri 12 personaggi di diversa estrazione sociale. Il treno si blocca in mezzo alle Alpi dopo il misterioso omicidio di Ratchett, losco personaggio che aveva confidato a Poirot di temere per la sua vita. L’uomo è stato ucciso con 12 coltellate: gli interrogatori di Poirot lo portano a risolvere il caso in modo sorprendente.

Poirot a confronto: Kenneth Branagh del 2017 e Albert Finney del 1974

Le ragioni del successo – Ma perché un film su un romanzo arcinoto, già portato al cinema con altre due versioni (nel 2001 e nel 2010) dopo il 1974, continua ad attrarre produttori e spettatori? Paolo Mereghetti, critico cinematografico del Corriere della Sera, ne parla con La Sestina: «Il meccanismo narrativo pensato da Agatha Christie funziona da quasi un secolo ed è messo in scena fedelmente. Chi non ha letto il romanzo, o se lo ricorda in modo confuso, rimane attaccato alla storia fino all’ultimo». Ma a fare la differenza sono gli attori: «La storia è lineare, non ci sono effetti speciali né supereroi», ragiona Mereghetti, «per questo la bravura degli attori è fondamentale». E qual è l’interprete che colpirà di più gli spettatori italiani? «Branagh è straordinario e divertente: alcune gag, come quando usa il proverbiale attrezzo tirabaffi di Poirot, sono molto simpatiche. Ma tutti sono bravissimi. Branagh, attore e regista, è poi bravo a sfruttare questo cast di stelle in funzione della trama». E johnny Depp, reduce da alcuni film definiti flop dalla critica? «Depp rimane in scena poco, perché è lui la vittima. Ma in quelle poche scene conferma il suo talento: gli ultimi fallimenti d’altra parte sono dovuti a film sbagliati in sé, non a un calo nelle prestazioni dell’attore».

Il sequel – Mentre in tv impazzano serie all’insegna della fantascienza, “Assassinio sull’Orient Express” punta tutto su un vecchio stile narrativo che affascina. Una via su cui l’industria del cinema dovrà puntare nei prossimi anni? Secondo Mereghetti può funzionare, ma il film di Branagh è emblematico per due aspetti: «Ha una trama unica e un cast talmente noto da richiamare subito gli spettatori. Con questi elementi i film sono ancora molto attrattivi». I buoni risultati di “Assassinio sull’Orient Express”, intanto, hanno già convinto la 20th Century Fox a mettere in cantiere un altro film ispirato a un giallo di Agatha Christie: “Assassinio sul Nilo”, tratto dal celebre romanzo “Poirot sul Nilo del 1936”. Di nuovo, secondo le prime indiscrezioni, Kenneth Branagh dovrebbe interpretare l’ispettore e dirigere il film.