Il soffitto della Sala Napoleonica di Palazzo Greppi a Milano

L’Orchestra sinfonica dell’Università Statale di Milano compie 20 anni e torna in presenza. La conferenza stampa di presentazione della 22^ edizione della stagione concertistica si è tenuta l’11 novembre nella suggestiva Sala Napoleonica di Palazzo Greppi. Otto i concerti in programma, due in più di rispetto alla stagione precedente, cui si aggiunge un concerto alla Basilica di San Marco. Alla presentazione ha partecipato anche l’assessore alla Cultura milanese Tommaso Sacchi, sottolineando l’importanza degli eventi dal vivo dopo «un periodo che ha provocato un danno enorme agli operatori culturali». Tra le novità di quest’anno c’è la gestione dell’orchestra in mano alla Fondazione Unimi, il cui presidente Luca Solari ha definito il rapporto che lega l’orchestra e il pubblico come «una relazione di vicinanza e amicizia, che a sua volta deve coinvolgere tutta la città».

Ripartire dal dialogo – Dialogo. È questa la parola chiave della nuova stagione concertistica dell’Orchestra sinfonica Unimi. Dialogo con artisti, dialogo con i giovani, dialogo con la città. Per la prima volta ogni concerto sarà preceduto da un incontro di 45 minuti in cui i musicisti potranno raccontare il percorso delle proprie carriere in compagnia di critici musicali e giornalisti. In più, visto che- come ricorda il direttore dell’Orchestra Paolo Toscani- «per godere della musica classica bisogna avere una formazione specifica», a partire da quest’anno gli studenti delle superiori potranno assistere ad alcune prove dei concerti: un punto di vista privilegiato per vedere come lavorano dietro le quinte direttori, solisti e  musicisti.

Una palestra per giovani talenti – L’orchestra Unimi vuole avvicinare i giovani alla musica classica non solo come ascoltatori, ma ha anche l’obiettivo di incentivare i giovani talenti. La direttrice generale dell’Orchestra Unimi Luisella Molina ha infatti presentato la nuova Masterclass ideata dal maestro John Axelrod. Il progetto prevede che vengano selezionati tre giovani direttori d’orchestra per partecipare alla preparazione del concerto conclusivo del 31 maggio. Al più meritevole del trio verrà assegnato il premio ‘Protegé 2022’ con la possibilità di dirigere un concerto della stagione Unimi 2022/23, che secondo Molina è «un’occasione per favorire lo scambio tra generazioni di musicisti».  Molina ha poi proseguito ricordando le difficoltà non trascurabili che può trovare un giovane al termine dei propri studi musicali, parlando di voler creare un vero e proprio «palcoscenico a disposizione del giovane talento». «L’idea che abbiamo- ha concluso la direttrice generale- è proprio di fare attenzione al momento di passaggio dallo studio al lavoro, dando un’opportunità di impiego a giovani solisti, direttori e compositori».

Il cartellone – Tutte le 8 esibizioni si terranno presso l’Aula Magna dell’Università degli studi di Milano. Si inizia il 30 novembre, serata in cui si potranno ascoltare brani tratti dal repertorio di Mozart, Stravinskij, Prokof’ev e Chailly. Il 19 maggio invece è la volta dell’unica esibizione di canto corale del Rutgers University Glee Club, coro statunitense composto da soli maschi e fondato nel 1872. La stagione si chiuderà il 31 maggio con le note del pianoforte di Diego Petrella diretto dal maestro John Axelrod.