La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

La Peggy Guggenheim Collection di Venezia ospiterà “La Collezione Gianni Mattioli. Il primo Novecento italiano”, una selezione di capolavori del primo Novecento che si aggiungono alla celebre Collezione Gianni Mattioli, dal 1997 nelle stanze del Guggenheim come prestito a lungo termine. Le opere saranno collocate nelle sale attigue alla mostra “Postwar. Protagonisti italiani“, curata da Luca Massimo Barbero e dedicata a cinque grandi artisti italiani del dopoguerra, visitabile a Venezia fino al 15 aprile.

Il percorso tra i capolavori della Collezione Mattioli, a cura di Philip Rylands, direttore del museo veneziano, si apre con Ecce Puer (1906) in cera di Medardo Rosso, L’anima e la sua veste (1922) e La Vergine (1924) di Adolfo Wildt, opere del giovane Giorgio Morandi, compreso il suo omaggio a Cezanne, Frammento (1914), e il suo primo capolavoro Bottiglia e Fruttiera (1916), e un ritratto parigino di Amedeo Modigliani, Ritratto del pittore Frank Haviland (1914). Si prosegue con alcune tele di Giorgio de Chirico, tra cui La Torre Rossa (1913), prima opera venduta dal giovane artista, e una serie di dipinti di Mario Sironi, come il suo Ciclista (1916) e una delle sue celebri Periferie urbane (1921).

La mostra entra poi nel cuore del Futurismo con capolavori come Materia e Dinamismo di un ciclista (1913) di Umberto Boccioni, Mercurio transita davanti al sole (1914) di Giacomo Balla, Manifestazione interventista (1914) di Carlo Carrà, Ballerina blu (1912) di Gino Severini, nonché Mare = Ballerina (1912) di Severini, appartenente alla collezione di Peggy Guggenheim.

Andrea Tornago