Tutto stasera. I Måneskin, Enrico Nigiotti, Lorenzo Licitra e Samuel Storm saliranno sul palco del Forum di Assago, a Milano, per l’ultimo atto dell’undicesima edizione di X Factor Italia. In palio, un contratto da 300 mila euro con Sony music. Sono già stati annunciati come ospiti Tiziano Ferro, Ed Sheeran, i Soul System (vincitori della scorsa edizione), e James Arthur, che ha conquistato l’edizione inglese del programma nel 2012. Ma c’è attesa anche per Alessandro Cattelan: due anni fa ha cantato con Mika, Elio, Fedez e Skin, nel 2016 è stato calato sul palco dall’alto. Cosa si saranno inventati per stasera?

La band pop-rock – Il primo a credere nei Måneskin è stato Manuel Agnelli, il frontman degli Afterhours, che ha puntato sul mix di indie rock, soul e pop proposto dai quattro ragazzi di Roma. Il gruppo ha convinto non solo per il proprio sound, ma anche per lo stile dei suoi componenti: Damiano, 18 anni, atteggiamenti da star e fare trasgressivo, è il «leader, ma non il boss» della band, per sua stessa ammissione. Sfrontato e trascinatore, riesce a coinvolgere il pubblico in ogni apparizione. Nel loro primo videoclip per il brano Chosen, Damiano ha le movenze accentuate e il fare aggressivo che ricordano Steven Tyler degli Aerosmith. Meno esuberante e altrettanto brava a tenere il palco è Victoria, origini danesi, basso elettrico e portamento sicuro. Poi Ethan, il batterista dalla chioma lunga intrecciata come quella di un pellerossa e Thomas, 16 anni, il timido chitarrista. I Måneskin, “chiaro di luna” in danese, partono da favoriti per aggiudicarsi l’undicesima edizione di X Factor.

Outsider – Samuel Storm, 19 anni, è partito dalla Nigeria, ha attraversato il deserto e poi il Mediterraneo per arrivare in Italia. E scoprire, cantando in Chiesa, di avere un dono. Quel dono che gli ha riconosciuto anche Fedez, il giudice che lo ha scelto  e lo ha portato in finale. Nel suo programma c’è l’esecuzione di brani come Stand by me, Say something, Roling in the deep. E il suo inedito, se sarà uno dei due ad arrivare in finalissima. La sua capacità di cantare in più stili, e la voce avvolgente e ferma, che con le dovute differenze ricorda Ben Harper, sono le sue armi per conquistare il voto del pubblico. Partiva da outsider, ma nelle ultime settimane è cresciuto in convinzione, presenza scenica e seguito. Se dovesse vincere? «Mi farei una bella camminata, da solo. Per snebbiare il mio cervello, che dopo due mesi è pieno di tantissime cose».

Finalmente maturo – Enrico Nigiotti, 30 anni, livornese, è la scommessa della giudice Mara Maionchi. Dopo essersi autoeliminato da Amici nel 2009 e aver partecipato a Sanremo Giovani piazzandosi sul gradino più basso del podio, Nigiotti sembra aver finalmente raggiunto la maturità, non solo artistica. «Sono sempre stato una testa calda», ammette, «ma ora ho più voglia e consapevolezza». Con il suo brano L’amore si è conquistato un posto a X Factor, e la sua personale vittoria l’ha già ottenuta: arrivare in finale.

Pop lirico – Lorenzo Licitra, 25enne di Ragusa, è da quando ha 16 anni che studia canto lirico. Voce potente, barba indie e look elegante hanno convinto Mara Maionchi a puntare su di lui. La sua vena lirica gli permette di usare la voce per reinterpretare brani classici del pop mondiale, trasformandoli in una chiave inedita. Come ha fatto nelle selezioni per conquistarsi un posto nel talent show, facendo diventare Like a prayer di Madonna un brano jazz. Se riesce a ripetere la prestazione dell’ultima puntata, quando ha cantato con intensità Who wants to live forever di Freddy Mercury, può aggiudicarsi la vittoria.