Bye bye tripla A. Per la prima volta nella storia, tutte le agenzie di rating (società che assegnano un punteggio in base alle capacità dei vari stati di ripagare i propri debiti) hanno declassato gli Stati Uniti. Oltre a S&P’s e Fitch, da ieri, domenica 17 maggio, anche Moody’s ha tolto la terza A. Questo vuol dire che gli Stati Uniti passano alla doppia A: rimangono quindi un Paese sicuro dove investire ma non sono più nella classifica più alta.
Le motivazioni – La ragione principale starebbe nella generale incertezza dell’amministrazione americana nei temi di economia. Vedi la questione dazi. L’altra motivazione sarebbe da legare alla continua crescita del debito pubblico americano, oggi pari a 36 mila miliardi di dollari. Pesano anche i nuovi tagli alle tasse voluti dall’amministrazione Trump, non sufficientemente coperti secondo le agenzie di rating. Le borse europee, dopo l’annuncio di venerdì 16 maggio, hanno chiuso in leggero calo. Passato il weekend, oggi – lunedì 19 maggio – si attende la reazione di Wall Street.
Reazioni – La Casa Bianca, che aveva la tripla A dal 1919, ha reagito alla bocciatura con durezza. Il portavoce Steve Cheung ha attaccato l’economista di Moody’s Analytics Mark Zandi affermando che «nessuno prende sul serio le sue “analisi”. È stato smentito più volte». Moody’s ha però evidenziato come «il debito federale sia cresciuto bruscamente a causa dei continui deficit».