Trovato l’accordo tra Parlamento europeo e Presidenza spagnola del Consiglio Ue sugli affitti brevi. Nel corso della tarda serata di mercoledì 15 novembre è stato deciso, in maniera provvisoria, il regolamento sulla raccolta e condivisione dei dati relativi ai servizi di affitto di alloggi a breve termine. L’accordo informale, prima di diventare una legge effettiva, dovrà essere adottato dal Consiglio e dal Parlamento. Dopo l’eventuale entrata in vigore, la palla passerà agli Stati membri  che avranno 24 mesi per adattare i propri sistemi di registrazione e creare l’infrastruttura informatica necessaria.

I vantaggi – La nuova legge dovrebbe permettere una registrazione degli immobili per affitti brevi più semplice e intuitiva: dovrà essere effettuata online, ma non è ancora chiaro se se sarà gratuita o a costo proporzionato. Una volta completata la procedura, gli host riceveranno un numero di registrazione che gli permetterà di affittare il proprio immobile. Le autorità competenti, così, conosceranno l’identità dell’ospite e potranno facilmente verificare le sue informazioni. Questa procedura aumenterà anche la sicurezza per gli utenti delle varie piattaforme di affitto online. Grazie al numero dell’host, si potrà identificare l’immobile nell’annuncio ed essere più sicuri sul fatto che le informazioni fornite siano affidabili e complete.