Forti tagli, 250 milioni di euro di risparmi e 4.000 esuberi. Questi i punti principali del piano che Alitalia dovrebbe presentare mercoledì 13 novembre durante la riunione del Consiglio di amministrazione. Previsto per la giornata di martedì 12, l’incontro è stato rimandato per “motivi organizzativi”, permettendo così un aggiornamento sui numeri dell’aumento di capitale il giorno prima della scadenza dei termini per l’adesione, fissata per il 14 novembre.
Il piano da 400 milioni di euro, messo a punto dall’amministratore delegato Gabriele Del Torchio, è atteso oltre che da migliaia di lavoratori interessati dalle ricadute occupazionali, anche dai soci franco-olandesi di Air France-Klm.
Nel mirino non ci sono solo gli stipendi di hostess e piloti, ma tutta la struttura della Compagnia Aerea Italiana, dal marketing al taglio dei benefit dei manager, dalla rimozione di una decina di veicoli non necessari alla riorganizzazione di alcune rotte per poter viaggiare sempre con il massimo dei passeggeri.
LA POSIZIONE DI AIR FRANCE-KLM – Le condizioni poste da Air France-Klm per la sottoscrizione di una quota dell’aumento di capitale prevedono la riduzione dei costi e la ristrutturazione del debito. Una soluzione che al momento sembra remota, visto che la strada scelta dalla compagnia di bandiera italiana è quella di rendersi autonoma.
“Mi auguro che Air France sia un interlocutore. Se deciderà di diluirsi al 6%, Alitalia come impresa privata credo che dovrà per forza trovare altri partner. Se Air France crede in Alitalia sottoscriverà l’aumento di capitale. Se non ci crede darà la possibilità ad Alitalia e al Governo di trovare un partner internazionale”, ha sottolineato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.
LE ULTIME INDISCREZIONI – Fondi confidenziali di Le Figaro annunciano che Air France non parteciperà all’aumento di capitale. La società franco-olandese “vedrà così la sua posizione scendere intorno al 10%”. La risposta italiana non si fa attendere, e arriva dall’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni: “Air France? Alitalia e il Governo saranno liberi di guardare ad altre soluzioni. Alitalia non è un’azienda di poco valore, a medio termine una soluzione può essere trovata, il nostro impegno è supportare l’azienda perché trovi a medio termine un’alleanza”.
Silvia Morosi