Asta record per i Bund tedeschi

Dalla finanza all’economia reale, il destino dell’Italia dipende sempre da quello della Germania. Che fa abbassare (ogni tanto) o alzare (più spesso) il nostro spread, ma è il primo paese nel mondo a investire sul territorio italiano. O almeno nei suoi luoghi turistici.

Mercoledì mattina è stata una giornata storica per i titoli di stato tedeschi. La Germania ha venduto all’asta Bund decennali per 3,349 miliardi di euro e il rendimento medio è sceso al minimo storico dell’1,28%, dall’1,36% dell’asta di marzo. Così lo spread Btp-Bund è tornato a salire, fino a 297 punti base, ma stavolta senza responsabilità dell’Italia. Il tasso d’interesse sui buoni del Tesoro a 10 anni è infatti al 4,23%, sui minimi dal 25 febbraio, in corrispondenza delle elezioni il cui esito non ha agitato più di tanto i mercati.

Ma se da una parte tolgono, dall’altra i tedeschi restituiscono. La Germania è ancora il paese che alimenta le maggiori entrate per turismo in Italia (16,5% del totale, con un + 2,7% rispetto al 2011), in una crescita complessiva di turisti provenienti da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, anche se il vero boom arriva dalla Russia che fa segnare un + 28,8%. E’ quanto emerge dalla 13/a conferenza ‘L’Italia e il turismo internazionale. Risultati e tendenze per incoming e outgoing nel 2012’, organizzata da Ciset-Università Cà Foscari di Venezia e Banca d’Italia.

Per quanto riguarda i flussi in uscita, il turismo italiano registra un calo dello 0,3%: sempre meno viaggi di vacanza (-12,3%), sempre più spostamenti per studio (+33,1%), lavoro (+7%) e visite a parenti e amici (+ 4,1%). E anche sulle destinazioni preferite dagli italiani, la Germania è in netta crescita, seconda solo al Regno Unito. Sempre meno invece gli italiani che viaggiano verso Grecia (- 25,4%) e Spagna (-11,4%). Sarà un caso, o forse no.

Francesco Giambertone